Saremar. Presentate le offerte sulle rotte
(La Nuova Sardegna)
Dopo la vendita delle navi… 13 milioni per le 7 navi, interviene Pili
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CAGLIARI – Sette navi per 13 milioni di euro: sarebbe questa la cifra grazie alla quale l’armatore Franco Del Giudice è diventato proprietario dei sette traghetti Saremar, quelli che per anni hanno garantito i collegamenti tra le isole minori. L’importo offerto dall’armatore maddalenino è più del doppio rispetto alla base d’asta prevista nel bando: 6,3 milioni di euro. Giovedì con l’apertura delle buste è stato fissato il primo tassello della vicenda.
Venerdi 18 dicembre, invece, è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse all’acquisizione delle rotte sinora coperte dalla Saremar. La compagnia sopravviverà sino a marzo, sino a quel momento i dipendenti continueranno a operare sui traghetti. Ma il loro posto di lavoro dovrebbe essere garantito. Il bando prevede infatti la clausola sociale, l’impegno cioè del nuovo proprietario ad acquisire la forza lavoro. I nomi degli interessati al dopo Saremar si conosceranno il 23.
Intanto, sull’aggiudicazione dei traghetti all’armatore Del Giudice, interviene il deputato di Unidos Mauro Pili. Che accusa: «Ora non ci sono più dubbi. L’affare della Saremar è un disegno scritto a tavolino per affidare naviglio, rotte e servizio pubblico alla società privata Delcomar. L’armatore avrebbe offerto 13 milioni di euro, il doppio della valutazione della stessa Saremar (6.300.000) e il triplo (4.200.000) di quanto egli stesso aveva proposto qualche mese fa».
Pili annuncia di essersi rivolto alla magistratura «perché blocchi immediatamente quest’asta e le procedure di concordato».
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