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“Shopping natalizio in crisi”. Le tredicesime servono per le bollette

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REDAZIONE – «Quest’anno le tredicesime dei sardi se ne andranno in buona parte in bollette e mutui», lo afferma Giuseppe Scura, direttore generale di Confcommercio. «Riguardo alle vendite, le difficoltà sono diverse: c’è stato un andamento meteo bislacco, il freddo è arrivato in ritardo, e il settore fashion, abbigliamento e calzature, sta iniziando a vendicchiare qualcosa adesso, cioè a un mese dai saldi. A questo si aggiunge il fatto che la tendenza dei clienti a spostarsi sempre più sul web ha determinato una significativa riduzione per il negozio tradizionale».

Dappertutto, scrive L’Unione Sarda, si lamentano i commercianti, le vendite solo calate notevolmente.

Gli Uffici studi di Confcommercio e Confesercenti, a livello nazionale, calcolano che per il Natale 2023, per i regali si spenderanno tra i 186 euro e i 223 euro a testa, più – in termini reali, al netto dell’inflazione – dello scorso anno. Ma la possibilità non riguarda tutti, per l’84,1% degli intervistati saranno festività «molto dimesse».

In Sardegna il discorso è parzialmente diverso, precisa la Confcommercio: «Noi abbiamo un reddito pro capite nettamente inferiore rispetto al resto del Paese, quindi quello che solitamente si spende in più per il Natale, qui va con il freno a mano tirato. Stiamo facendo i calcoli, avremo i risultati a breve, ma sappiamo già che la cifra che i sardi potranno spendere sarà inferiore».

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