TARI. “Chi si loda si imbroda… e se ne frega di tutti”

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LA MADDALENA – “E’ veramente singolare – (e tal volta anche divertente) – che il nostro assessore Tecnico al Bilancio, e non politico, Claudio Tollis, ad ogni legittima osservazione e/o richiesta da parte delle Opposizioni Consiglieri, debba sempre rispondere con arroganza e presunzione, (stile “Marchese del Grillo: Io sono io e voi non siete un C…”), dimenticandosi, però, che tra i consiglieri di minoranza ci sono anche figure rispettose, competenti e professionalmente qualificate.

Abbiamo capito, perciò, che questa è l’unica sua prerogativa, (a nostra opinione: becera e per nulla democratica), che gli permette agevolmente di non condividere “la cosa pubblica” con nessuno.

La tassa sui rifiuti (TARI), prevista dall’art. 1, comma 639 della Legge 27 dicembre 2013 n. 147, è una norma di natura tributaria, di carattere ordinativo nel merito e perentorio nel termine, ed è destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti a carico dell’utilizzatore.

A questa norma, poi, segue il Regolamento per la disciplina della stessa tassa (TARI) emesso dall’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente. Un regolamento che stabilisce tutti i criteri di attuazione e formazione della tassa stessa, fornendo addirittura anche diverse possibilità, per gli Enti Locali, di non aggravare i costi a carico dei cittadini.

L’assessore Tollis, quindi, ci avrebbe dovuto spiegare, (…e ci dovrebbe spiegare a noi e a tutti i cittadini), perché sino a pochi mesi fa, (con l’altra Amministrazione Montella, quando sedeva nella stessa poltrona che siede oggi), la pensava diversamente portando avanti una politica che tendeva alla riduzione della TARI senza aggravare i costi a carico dei cittadini. E dunque, ci dovrebbe spiegare, ancora, con quali criteri – l’anno precedente – sia persino riuscito a ridurre la stessa Tassa del 18%.

Ebbene, tutti i Comuni italiani nella commisurazione della tariffa, devono tenere conto anche dei criteri determinati dal DPR 27 aprile 1999 n. 158, che, in alternativa ai criteri di cui al comma 651 e nel rispetto del principio di «chi inquina paga», (sancito dall’articolo 14 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e delle direttive del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti), possono – (EVIDENZIAMO “POSSONO”) – commisurare la tariffa alle quantità e alle qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione proprio agli usi e alla tipologia delle attività svolte, nonchè al costo del servizio sui rifiuti.

Domanda: Nel 2020, e nel corso di quest’anno 2021, quanti rifiuti hanno prodotto le attività commerciale ormai quasi sempre chiuse a causa del Covid?

Le tariffe per ogni categoria o sottocategoria omogenea sono perciò determinate dall’Ente Comune... e non dalle fantomatiche leggi e/o Enti Europei (comodamente) mal citati, a cui si riferiscono i nostri attuali amministratori.

A tal proposito, bisogna anche sapere che il 79% dei comuni italiani non ha applicato la delibera ARERA – (Fonte Il Sole 24 ore…) – il 21% la ha applicata e di questa percentuale solo il 58% ha avuto un aumento medio del 3,8%, mentre il restante 42% ha adottato una riduzione o nessun aumento.

Nel nostro Comune, invece, gli aumenti sono arrivati anche al 40% e senza tenere conto dell’attuale gravosa situazione sociale… e su questo argomento non è stata data alcuna risposta sugli eventuali conguagli che incidano sulla TARI.

Per inciso, bisogna sapere ancora che l’attuale Amministrazione in carica è riuscita addirittura ad aumentare le bollette della TARI, nonostante i risparmi ottenuti dalla precedente Amministrazione Montella, a seguito della costituzione di Maddalena Ambiente srl, che ovviamente è costata meno della precedente società privata.

L’amministrazione LAI, perciò, ha scelto di punire anche i cittadini virtuosi, quelli che ben differenziano i rifiuti e che invece dovevano essere premiati.

Al grido esagitato dell’intera amministrazione “ce lo chiede l’Europa…”, abbiamo invece visto giustificare operazioni scellerate, per scoprire poi che l’Europa, in realtà, non chiedeva nulla!

Diciamo le cose come stanno: il recente aumento delle tariffe – peraltro non piaciuto alla maggior parte dei nostri concittadini che hanno addirittura promosso una petizione popolareè una precisa scelta di questa amministrazione solo ed esclusivamente per recuperare più soldi possibili, da non rendere vincolanti. Basta vedere che hanno pure aumentato in maniera esagerata anche le tasse dovute dai commercianti, anche per le tende e i suoli pubblici, senza tenere conto in alcun modo l’attuale situazione pandemica che li ha letteralmente “messi in mutande”.

Scelta legittima?… ma non dichiarata o addirittura mascherata.

Ciò che ci amareggia, infine, è che questa attuale “Amministrazione LAI” ha fatto una scelta palesemente inappropriata ed inopportuna, senza considerare – contrariamente alla maggior parte degli altri Comuni – il disastroso periodo di grande difficoltà economica che tutti stanno attraversando, cercando persino ogni pretesto per non assumersi alcuna responsabilità e facendo passare il messaggio che la colpa di questi aumenti sia di qualcun altro o di qualche legge – ovviamente mal interpretata – con la consapevolezza che fra qualche mese, con un pò di fumo negli occhi e qualche shoo mediatico in più, la gente se ne sia dimenticata.

Ricordate Gente: La responsabilità di questo papocchio è solamente di questa Amministrazione Lai…

Annalisa Gulino

Rosanna Giudice

Manila Salvati

Alberto Mureddu

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