Trieste. Portuale No Vax intubato per Covid: “Ho i polmoni distrutti, sono pentito di non essermi vaccinato”
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TRIESTE – “Sono sempre intubato: mi hanno bucato dappertutto per salvarmi, mi hanno detto che i polmoni sono veramente distrutti“.
E’ la testimonianza di un lavoratore portuale triestino che ha partecipato alle manifestazioni no Green pass e che ora è ricoverato in ospedale per il Covid. “Mi sono pentito di non essermi vaccinato – ammette -. Ero uno di quelli che protestavano. Ero un no vax. Eravamo tutti a dire la nostra e ora sono qua. Ma adesso ho cambiato idea“.
C’era anche lui al varco 4 nelle giornate di protesta contro il green pass, capeggiate da Stefano Puzzer. Faceva il puro e duro. «E adesso sono qua», dice Eduard Irinel Ciobanu, 47 anni, portuale di origini romene ricoverato nel reparto Pneumo Covid dell’ospedale di Cattinara, a Trieste. Quando il respiro è diventato affannoso ha cambiato idea in fretta: «Non bisogna sottovalutare il Covid». In poco tempo è diventato un no vax pentito. Lo dice apertamente ai microfoni del giornalista di Non è l’Arena entrato nel reparto per intervistare i pazienti. Per respirare meglio adesso Eduard ha dei tubicini nel naso. «Mi hanno bucato dappertutto per salvarmi – racconta -, perché mi hanno detto che i polmoni sono veramente distrutti».
Questo virus, spiega nell’intervista televisiva, “non è da sottovalutare, bisogna stare sempre in guardia per te e gli altri. E’ l’unico modo“.
Chissà se aveva in mente queste immagini, di lui allettato in semi-intensiva, quando aveva deciso di scendere in piazza. Al momento non è certo dove abbia contratto il Covid. Probabilmente non alle proteste, che ormai risalgono a più di un mese fa. La moglie è a casa che lo aspetta con il loro figlio. È in pena per lui, dicono gli amici.
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