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Un Avvocato svolge il suo legittimo lavoro, in qualsiasi caso

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REDAZIONE – Compare sulla stampa locale una dichiarazione dell’Avvocato Luca Montella, amareggiato per i diversi commenti proferiti nei suoi riguardi.

Ebbene, è stato proprio l’avvocato Luca Montella, a riportare davanti al Tribunale le parole del reo confesso dell’omicidio della povera Cinzia Pinna. Una vicenda drammatica e dolorosa che, giorno dopo giorno, si arricchisce di dettagli e apre nuovi interrogativi sulla dinamica della famosa notte dell’11 settembre.

Una vicenda che ha colpito tutti, si sa, e che tutti stanno seguendo con molta attenzione e molto dolore.

Luca Montella, rifereremdosi al sua suo assistito, ha parlato di un uomo profondamente provato, capace soltanto di definire quel gesto come «la scelta sbagliata, la più sbagliata». Un pentimento espresso apertamente, insieme a un messaggio di dolore e vicinanza alla famiglia della vittima.

Le indagini comunque proseguono serrate, con tutti gli accertamenti del caso perché l’obiettivo della Procura – (dopo il latte versato) – è comporre il mosaico di una notte che si è trasformata in tragedia, andando oltre le parole del reo confesso e cercando riscontri oggettivi.

Per ora, quindi, (al di là di ogni sentimento personale che chiunque possa esternare sulla tremenda vicenda…), resta l’immagine di un uomo che ammette la propria colpa e si dice «distrutto» per ciò che è accaduto.

E resta, soprattutto, il dolore di una comunità sconvolta per la morte improvvisa e violenta di una giovane donna.

L’avvocato Montella non scende nei dettagli delle dichiarazioni confluite nel fascicolo d’indagine, e alla stampa sottolinea un aspetto un po amareggiante (per quanto ruguarda se stesso), e spiegando tecnicamente che “quando si fa un percorso di riapertura dall’interno di un animo che si è trovato in una situazione così grave – ha commesso un delitto che non ha negato – il percorso non solo di rielaborazione, ma anche di recupero dei ricordi, non è una cosa che scatta in automatico. Ci vuole un tempo, perché tutto questo maturi.”

Montella, quindi, un po amareggiato, chiede rispetto per il suo ruolo di difensore di un indagato che, pur suscitando particolare senso della crudeltà negli animi della gente comune, si rivolge ai giornalisti dicendo che: “Tutti dobbiamo fare il nostro lavoro, ognuno dalla parte di pertinenza, perciò approfitto dei vostri microfoni per chiarire, perché anche al difensore arrivano comunicazioni non piacevoli. Non dai giornalisti, ma da soggetti qualsiasi (persone comuni): certa gente ancora non ha capito che è un diritto sancito della Costituzione quello di difendere gli imputati. Tutti gli imputati hanno diritto a qualcuno che parli in loro favore… è una storia lunga di oltre duemila anni”.

Una precisazione divenuta necessaria, questa che Montella ha voluto esternare ai giornalisti che lo hanno intervistato. “Mi hanno riferito che sui social girano certe cose. Cercate di aiutarci anche voi a illustrare al cittadino comune qual è il compito obbligatorio del difensore, come anche quello del diritto di cronaca e di critica: galleggiamo tutti su diritti di natura costituzionale. Un difensore penalista non sceglie chi difendere. O meglio non sceglie di accomodarsi, per come la intendo io e per la mia scuola, sul caso più comodo: a volte ci capitano casi più semplici, a volte casi veramente complessi e per chi la vive come una missione questo è il ruolo da svolgere”.

Ebbene, non si può che condividere l’appello sensato dell’Avvocato Luca Montalla, certamente estraneo a questi fatti dolorosi, ma solo coinvolto professionalmente nell’esercizio della sua funzione.

Un conto sono le manifestazioni di dolore emotivamente accompagnate da esternazioni talvolta pesanti, e anche comprensibili, un conto è il rispetto di colui che per legge deve, dico deve, esercitare la sua funzione di difensore di chiunque…

Per tutti coloro che invece dovrebbero abbassare un pochino i toni, e che soprattutto partecipano a discussioni ed esternazioni naturalmente scontate sui social… viene spontaneo ribadire che il ruolo dell’avvocato difensore nel processo penale è centrale e obbligatorio, ed è inserito proprio per garantire i diritti dell’imputato e il corretto svolgimento del procedimento.

La sua funzione si fonda sui principi costituzionali del diritto di difesa (art. 24 Cost.) e del giusto processo (art. 111 Cost.).

I principali compiti e funzioni sono:

  1. Tutela dei diritti dell’imputato
  • Assicura che l’imputato sia trattato secondo legge e che non vengano violati i suoi diritti fondamentali.
  • Può sollevare eccezioni, contestare irregolarità procedurali e vigilare sul rispetto delle garanzie.
  1. Consulenza e assistenza
  • Fornisce al cliente informazioni chiare sulle accuse, sulle prove e sulle possibili strategie difensive.
  • Guida l’imputato nelle scelte processuali (ad esempio: rito abbreviato, patteggiamento, opposizione a decreto penale).
  1. Attività investigativa difensiva
  • Dopo le riforme (L. 397/2000), il difensore può svolgere vere e proprie indagini difensive: raccogliere testimonianze, acquisire documenti, nominare consulenti tecnici, al fine di contrastare le prove dell’accusa o produrre elementi a favore dell’imputato.
  1. Partecipazione al processo
  • Interviene in tutte le fasi (indagini preliminari, udienza preliminare, dibattimento, impugnazioni).
  • Può interrogare e controinterrogare i testimoni, discutere le prove, presentare memorie e richieste.
  • Svolge l’arringa finale davanti al giudice o alla corte.
  1. Garanzia del contraddittorio
  • Assicura che vi sia un effettivo confronto tra accusa e difesa.
  • La sua presenza è obbligatoria in molte fasi (anche tramite un difensore d’ufficio, se l’imputato non ne nomina uno).
  1. Ruolo etico e deontologico
  • Non ha solo il compito di “salvare l’imputato a ogni costo”, ma di difenderlo nel rispetto della legge e dei principi deontologici forensi.
  • È tenuto a non mentire o occultare prove, ma può e deve evidenziare i dubbi, le contraddizioni e le falle nel quadro accusatorio.

In sintesi, lo voglio rimarcare, l’avvocato difensore è quella figura che equilibra il potere dell’accusa, evitando che l’imputato sia schiacciato dall’apparato statale e rendendo effettivo il principio di uguaglianza delle parti nel processo penale.

Detto ciò, mi viene da ricordare ancora che l’Avvocato difensore non può in alcun modo essere coinvolto, né emotivamente né sostanzialmente, in quelle che sono le contestazioni avanzate all’imputato; la presenza dell’Avvocato difensore in un procedimento penale è obbligatoria per legge: sia che venga nominato dall’imputato, sia che venga nominato d’ufficio.

Concludendo, nel rimanere comunque addolorato per quanto accaduto alla povera Cinzia Pinna… non posso però che sentirmi al fianco dell’Avvocato Luca Montella, che nell’esercizio della sua legittima funzione professionale… (e che nulla ha a che vedere con l’orribile omicidio confessato dall’imputato Ragnedda)… svolge legittimamente una funzione richiesta dalla legge.

Alberto Tinteri – cittadino

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