Via gli abusi da Budelli
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Da ottobre il Parco abbatterà un terzo della casa, ampliamenti non autorizzati e impianti fuori norma
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LA MADDALENA – A ottobre la ruspa attraverserà la Spiaggia rosa sospesa su una passerella e punterà verso la casa dove alloggia Mauro Morandi, attuale custode. Su ordine del Parco, dovrà abbattere gli abusi edilizi che si sono perpetrati negli anni in cui l’Isola di Budelli era privata.
Adesso che il proprietario dell’isola è lo Stato, il ripristino della legalità è d’obbligo.
Le demolizioni di tutti gli abusi presenti, due stanze da letto e i magazzini, sono la precondizione affinché Mauro Morandi possa restare a Budelli. Nel futuro, però, non sarà più da solo a controllare la sabbia rosa, il Parco ha già predisposto l’istallazione di un sistema di telecamere attive 24 ore su 24.
Nei decenni, la piccola casa del custode, ex proprietà militare, è stata ampliata senza alcun tipo di autorizzazione e circa un terzo dell’edificio dovrà essere demolito.
Dalle verifiche fatte dal Comune e dal Parco dovranno essere abbattute una parte del bagno, un cortile trasformato in stanza per gli ospiti con due letti, un’altra camera e dei depositi-magazzini, uno dei quali realizzato su una piattaforma di cemento.
Nell’elenco dei lavori da fare c’è anche la rimozione di diversi pannelli di eternit. Ci sarà, poi, da mettere a norma anche l’impianto elettrico e una fossa settica già autorizzata per gli scarichi. L’iter di ripristino, inoltre, prevede una serie di altre autorizzazioni e valutazioni di incidenza ambientale. Tutte le macerie dovranno essere poi portate via attraverso un mezzo navale idoneo.
Si ipotizza che il cantiere dovrà operare per alcuni mesi.
«L’abbattimento degli abusi edilizi e la messa a norma della struttura è la precondizione per poter trovare un accordo sul futuro del custode – spiega il commissario del Parco, Leonardo Deri – Al momento Mauro è un abusivo in una casa pericolante. Ovviamente troveremo una soluzione di buonsenso, non intendo mandare via una persona di 78 anni, 28 dei quali vissuti a Budelli. Il Parco è però proprietario di quell’edificio ed è tenuto a metterlo in regola a sue spese. Potrà accadere che il custode debba lasciare l’isola durante i lavori per alcuni giorni, ma solo per ovvi motivi di sicurezza».
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