Via libera del Governo al “Super Green pass”: “Bisogna conservare la normalità conquistata”
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ROMA – Il Decreto legge è già alla firma del Presidente della Repubblica ed entrerà in vigore dal 6 dicembre. “Vogliamo conservare la normalità conquistata oggi e non vogliamo rischi – afferma Draghi – vogliamo continuare a essere aperti, andare in giro a divertirsi, acquistare, combattere la povertà, avere i ragazzi a scuola, contenti“, con l’obiettivo di preservare la situazione attuale con l’Italia “in una situazione sotto controllo, a fronte di dati sempre più preoccupanti di molti dei Paesi limitrofi”.
Lo scenario europeo suggerisce di “prevenire“, nonostante le perplessità di chi ha sempre difeso la scelta di chi non vuole vaccinarsi, a partire dal segretario leghista Matteo Salvini.
Il principio ispiratore a questi ultimi provvedimenti, sottolinea Draghi nella conferenza stampa di ieri, lo hanno fornito le Regioni (a partire da quelle del centrodestra). Per tenere sotto controllo il virus, arriva l’obbligo di “Green pass base” (quindi va bene anche un tampone) anche negli alberghi e su mezzi di trasporto regionali, bus, metropolitane (con controlli probabilmente a campione).
In Italia la spaccatura sui vaccini è sempre più evidente ma il governo punta a spingere la campagna, allargandola anche ai bambini tra i 5 e gli 11 anni, non appena sarà possibile.
L’intento delle misure adottate dal governo non è “sottovalutare” i dubbi o “criminalizzare” chi non si vaccina, bensì “capire e convincere: Se questa iniziativa ha successo – afferma Draghi -, se l’economia va avanti, sarà il migliore modo di conciliare persone con convinzioni diverse. L’auspicio è che i non vaccinati possano tornare a essere parte della società con tutti noi, magari anche prima del prossimo Natale”.
“Per ricucire la contrapposizione tra chi si vaccina e chi non lo fa, bisogna che il governo sia compatto“, ammonisce Draghi.
L’obbligo di vaccino per insegnanti e forze dell’ordine solleva polemiche. Una possibile lacuna riguarda i turisti in arrivo dall’estero per le vacanze natalizie. Per ora si prova a scongiurare le zone rosse. Entro fine dicembre bisognerà decidere anche sulla proroga dello stato di emergenza: “Non mi azzardo a dire niente a un mese dalla scadenza, sennò Cassese mi sgrida“, scherza il premier, “ma ci interessa avere a disposizione tutta la struttura di mobilitazione sanitaria. Se servirà, la proroga ci sarà, altrimenti no”.
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(Vedi la bozza del D.L. alla firma del Presidente della Repubblica)
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