Zì Lallena è una ciattulona. Ma qui c’è troppa cattiveria e poca politica
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Così non si va da nessuna parte!
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LA MADDALENA – Una politica sempre più disgregata, incattivita, impoverita e proiettata solo al potere di palazzo. Una politica con la sindrome del “sovranismo psichico” che delinea il ritratto di un’Isola al declino, priva di sicurezze. Una politica sempre più divisa, tra improvvisati e al quanto confusi e vecchi volponi della poltrona che cercano di riacchiappare l’uva nell’orto e che, soprattutto, fanno molta fatica a mantenere le promesse che fanno in campagna elettorale. Una politica senza prospettive di crescita, individuali e soprattutto collettive: colgono l’occasione solo per ingraziarsi.
Questa è la nostra bella Maddalena.
Sin dai tempi del “Cavalier Deligia”, maggioranze ed opposizioni circolavano assieme in via Garibaldi o stavano seduti nei vari Bar delle piazze con un fare da buoni amici e nei consigli comunali gli accordi giungevano sempre a risoluzioni favorevoli. I dibattiti si limitavano alle questioni pubbliche e mai scadevano in offese personali o critiche deleterie fuori dai confini della politica.
E’ vero che il famoso “Piano Fanfani” degli anni ’60 ha permesso di rimettere in ordine strade ed opere pubblica di tutta Italia, (…e quindi anche della nostra Isola) – ma i politici maddalenini di un tempo – (anche se per consuetudine qualcuno ha sempre pensato ai fatti propri…) – si facevano anche i fatti di tutti, e nell’interesse di tutti, trovando sempre un modo per aiutare chi ne aveva bisogno.
Poi è arrivata l’era di Internet e di Whatsapp… dove tra noi ci si parla e ci si saluta rigorosamente attraverso il telefonino, (anche se ci guardiamo come sconosciuti a pochi metri di distanza), in particolar modo, ci auto-esaltiamo scrivendo un mucchio di frottole solo per ottenere una buona visibilità… (ma utile solo per quella politica dell’inganno).
Noi maddalenini, nella nostra bella Piazza Rossa, ci manifestiamo continuamente e profondamente delusi da quelle promesse elettorali che sistematicamente svaniscono rapidamente sotto gli occhi di tutti una volta conclusi i giochi; la spazzatura, però, continua ad essere abbandonata per strada da altri maddalenini maleducati, l’illuminazione pubblica continua a non funzionare e l’Opera Pia – morta ormai da tanto tempo – continua ad essere un trailer senza trama e senza fine…
Di recente si erano aperte alcune speranze, ma il lavoro fatto su Club Med ed ex Arsenale è ormai diventato una vera e propria telenovela interminabile; …malgrado tutto, qualcuno ancora continua a raccontare frottole…
Per non dimenticare poi della nostra Sanità, (un grande sogno perduto) – distrutta a suon di grandi chiacchiere politiche che non hanno portato a nulla, se non a raffreddare – (strategicamente) – pubblicamente le aberranti bugie raccontate da chi ha governato quel settore per 5 anni… già trascorsi.
Insomma: il cambiamento miracoloso promesso dalla politica regionale uscente, non c’è stato: ci hanno solamente preso per il culo. E quindi… ci hanno riportato indietro nel tempo, raccontandoci un mucchio di cazzate: l’Arsenale è ancora lì che cade in pezzi e le prospettive economiche dell’Isola, (mal gestite da tutta la politica), sono chiaramente risultate un grande bluff.
E adesso… adesso che siamo in una nuova direttiva elettorale, tra una proposta e l’altra fatta quotidianamente da molti sedicenti politici che voglio riprendersi la carrozza del potere, sta per scattare nuovamente la caccia al capro espiatorio: dopo il rancore che domina i banchi del nostro Comune, è la cattiveria che diventa la leva cinica del presunto riscatto da mettere in campo per poter metter il culo in quelle ambite poltrone.
Ma tutti… – (tutti compresi) – prima di puntare il loro ditino sugli altri, farebbero meglio a guardarsi nei propri specchi… ovviamente dandogli prima una bella lucidata.
Quello che sempre più si allontana oltre l’orizzonte dei nostri mari, è comunque la speranza di migliorare, di crescere e progredire come invece generalmente accade in tutti gli altri centri della Gallura. Ed è proprio questo il motivo che, qui da noi in particolare, ha rotto il patto tra cittadini – ormai delusi – e questa politica disorientata ed incapace.
I maddalenini, per lo più pensionati e a basso reddito, e/o pochi liberi professionisti anche stagionali a vario genere, sono ormai convinti che resteranno nella loro condizione attuale senza possibilità alcuna di migliorare, ritenendo così irrealistico tutto ciò che la politica (vecchia e nuova) continua a promettere senza ritegno.
I sogni si sono trasformati in incubi: i figli sono costretti ad emigrare, perché non hanno più sbocchi e non trovano più un posto di lavoro.
Numerosissimi isolani non votano più, o votano scheda bianca. L’indifferenza e la sfiducia verso la politica è aumentata esponenzialmente, salvo in questo attuale momento in cui l’Isola (come l’Italia intera) si è fatta abbagliare dalle solite promesse di circostanza, ed in cui qualcuno ha pensato bene di cavalcare la potente gloriosa onda del momento.
Ma pare che tutto ciò non basti ancora: qui a La Maddalena, molta la gente crede che continuano a mancare le figure giuste: quella competenti, quelle pacate e/o quelle che possano seriamente rassicurare tutti.
Questi nuovi e/o vecchi signori, pronti a fare il salto della quaglia… con le loro continue astuzie, i disprezzi, le omissioni, la mancanza di responsabilità e la continua minimizzazione dei trionfi degli altri, (…se non rimaniamo seriamente in campana…), stanno per farci imboccare un’altra strada fallimentare: …e noi – soliti ignari e distratti maddalenini – non facciamo altro che sostenere ancora una volta una società in cui l’aggressività, l’individualismo, l’egocentrismo, l’incanto simulato, l’indifferenza e/o la freddezza del menefreghismo per questa nostra Isola, continuino ad essere caratteristiche socialmente e facilmente utilizzabili da queste strane persone le quali – (avendo peraltro già fallito altre volte…) – metteranno ancora una volta le mani nella marmellata di Pantalò.
(Nessun riferimento a cose o persone, solo una libera e personale riflessione.)
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