Pillole di Storia… devastanti

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO… SINO AD ARRIVARE ALLA POLITICA DELLA POVERTA’ ESTREMA DI OGGI…

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«Svelati i piani segreti USA per la base de La Maddalena»

«Dal Mensile della Regione Sardegna per gli emigrati – ANNO XXXVII / OTTOBRE 2005 – N. 10 –  pagine 16-17»

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renato soruIL MESSAGGERO SARDO«…Anche se manca l’ufficialità si conoscono persino i dettagli del progetto – Nell’isola di Santo Stefano un nuovo molo lungo 180 metri potrà accogliere oltre ai sottomarini anche incrociatori e cacciatorpediniere dotati di armamenti nucleari – Soru contrario all’ampliamento della base della Maddalena chiede agli Stati Uniti di andar via da amici!

Per la terza volta in pochi mesi siamo costretti a richiamare l’attenzione dei nostri lettori, (afferma il Messaggiore Sardo) – sul problema delle servitù militari. Lo facciamo perché gli ultimi avvenimenti suscitano allarme e preoccupazione.

Il primo fatto è la scoperta di un progetto “top secret” che prevede la realizzazione nell’arcipelago della Maddalena di una vera base navale per la Marina degli Stati Uniti

A lanciare il grido dall’allarme è stato – il 1° ottobre, in occasione di una delle due sedute obbligatorie dell’Assemblea regionale – (l’altra il 1° febbraio) – previste dallo Statuto, il presidente della Regione Renato Soru che ha chiamato a raccolta i sardi per una mobilitazione che scongiuri la militarizzazione della Maddalena con la costruzione di una base appoggio per la Marina degli Stati Uniti, e che dia alla Regione la forza per chiedere al Governo che si impegni per lo smantellamento della struttura di assistenza per i sommergibili a propulsione e armamento nucleare della US-Navy nell’isola di Santo Stefano.

Dopo un ampio e preoccupato dibattito sulle servitù militari che condizionano lo sviluppo della Sardegna – (la Regione più penalizzata) – Renato Soru ha consegnato al Consiglio regionale i documenti pervenuti in maniera irrituale alla sua attenzione. Documenti che riguardano un progetto di espansione dell’insediamento della Marina militare americana alla Maddalena.

Soru ha chiesto che tutto il popolo sardo e l’insieme delle forze politiche e sociali facciano sentire tutta la loro pressione per restituire agli usi civili le aree sottoposte a usi militari.

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La presenza di sommergibili nucleari nell’arcipelago della Maddalena non è compatibile con il fatto che quella zona è un parco nazionale che ha progetti di sviluppo.

Soru ha rivelato che in quei documenti top-secret (di cui il Ministro della Difesa dice di non sapere nulla) c’è scritto che il progetto avrebbe l’assenso e del perché c’è un momento sfavorevole della politica regionale. In altre parole sembra di capire che la precedente Giunta di Centrodestra fosse più disponibile.

Il Presidente della Regione ha anche rivelato che l’addetto militare dell’ambasciata USA avrebbe detto: “Stiamo riflettendo…” –  Questo significa – ha commentato il presidente Soru – che questo è un momento importante per fare sentire la nostra voce, forse è il momento decisivo. E che siamo davanti alla possibilità di un consolidamento della presenza militare americana e a una occupazione totale della Maddalena, o a quella della fine di questa esperienza.

Il progetto, come spiegato in altra parte del giornale, prevede la costruzione di un molo in grado di accogliere più di un sommergibile e anche altre unità della US Navy. C’è persino l’ipotesi che venga trasferita alla Maddalena parte della Sesta Flotta.

La Sardegna vuole che si rispettino gli impegni presi nei documenti che sono stati firmati tra la Regione, rappresentata allora dal presidente Mario Melis e il ministro della Difesa Giovanni Spadolini, e la successiva Intesa istituzionale firmata dall’allora presidente Federico Palomba e dal presidente del Consiglio Massimo D’Alema per il riequilibrio delle servitù militari e chiede agli Stati Uniti, che sono stati accolti e ospitati per più di 30 anni da amici, se ne vadano da amici. Da anni concordiamo con chi ritiene che il Mediterraneo non debba essere esposto a inutili rischi e sia un bacino troppo piccolo perché vi navighino o vi stazionino sommergibili o altre unità a propulsione o armamento nucleare. A maggior ragione, dopo la fine della guerra fredda e la caduta del muro di Berlino non si capisce perché i sommergibili atomici degli USA debbano stare alla Maddalena.

E infine la posizione del sindaco di La Maddalena, Angelo Comiti… 

(che ha portato avanti per 10 anni!)

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“Nei giorni scorsi – ha detto Comiti – ho ricevuto l’ammiraglio Harry Ulrich III, comandante della Us Navy in Europa. È stata una visita di cortesia, molto formale, durata appena un quarto d’ora. Gli ho chiesto quali erano i loro programmi per la Maddalena e lui mi ha risposto con un sorriso: “Signor sindaco, è una visita amichevole…”

(SORRISO = …e non rompa i Coglioni con le sue fisime Comuniste – ndr)

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Comiti dice di essere in sintonia con la linea indicata dal presidente della Regione Soru e anticipa che, soprattutto sull’Arsenale, sarà guerra: “Gli americani non pensino di mettere le mani sull’ex Arsenale attraverso l’Agenzia Difesa. All’ex Arsenale, è interessato l’Aga Khan, che non ci manderà certo forze speciali o missili nucleari, ma belle barche a vela”…»

Ma tutto questo Vi sembra normale?

Con quali “teste” abbiamo avuto a che fare… e ci siamo fatti gestire… in tutti questi anni?

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ORA PROVATE A SBAGLIARE UN’ALTRA VOLTA!

(Alberto Tinteri)

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(PER GUARDARE IL VIDEO SPEGNI L’AUDIO DEL SOTTOFONDO)

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