Barabò e Cala Chiesa nel degrado

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LA SEGNALAZIONE

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LA MADDALENA – Chi ben comincia è a metà dell’opera… ma a La Maddalena, fra le tante cose che non funzionano, non valgono neanche i proverbi.

Una decina di giorni fa, tantissimi residenti delle zone di Barabó e Cala Chiesa, si erano fortemente lamentati per la presenza di accumuli di erbacce alti due metri ed abbandonato da più di 5 mesi davanti alle proprie abitazioni.

Del problema si era interessato il Consigliere Fabio Lai che aveva deposito un’interrogazione scritta indirizzata all’assessore competente e al sindaco con “obbligo di risposta alla prima seduta di consiglio comunale utile” proprio come prevede il regolamento.

Risposta mai data.

Detto questo, subito dopo la presentazione del l’interrogazione sembrava che qualcosa si fosse mosso. Nei giorni successivi, infatti, nelle zone interessate erano giunte ruspe e container per ripristinare decoro e sicurezza.

Già, sicurezza, perché gli ammassi di erbacce sono secchi ed il rischio incendi è aumentato esponenzialmente. Ma la “Macumba” della politica isolana “dei lavori fatti a metà” – (Rif. Opera Pia, mercato civico, illuminazione pubblica, strade, cimitero, ecc…) – si imbatte anche nelle cose semplici. Ed infatti i lavori di ripristino sono iniziati e mai finiti anzi la situazione è peggiorata perché agli accatastamenti di rami secchi se ne sono aggiunti degli altri oltre ai sacchi di plastica pieni di materiale di sfalcio ed ancor peggio i container sono rimasti lì fermi come enormi cassonetti di spazzatura che non deliziano certo gli abitanti di zona e gli altri cittadini.

Con esplicito riferimento a quello di Cala Chiesa: Container che risulta molto pericoloso, soprattutto di notte, perché non opportunamente segnalato…

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