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Caos sanità in Sardegna. Comitati di nuovo in piazza: “Non fate morire gli ospedali”

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REDAZIONE – “Si chiudono reparti ospedalieri, si riducono posti letto, diminuiscono il numero dei medici, infermieri e degli Oss; lunghe liste per le visite specialistiche, la prevenzione è inesistente; medici di medicina generale e pediatri che mancano sul territorio, meno spesa per la sanità pubblica più per quella privata”.

Lo rende noto Sardiniapost.

Le criticità della sanità sarda vengono ancora una volta evidenziate dal coordinamento dei comitati che si battono per la sanità pubblica che scenderanno nuovamente in piazza il 24 giugno a Cagliari.

Una manifestazione regionale che partirà alle 9.30 dai parcheggi di viale Bonaria per arrivare in piazza Vittime del Moby Prince dove ci saranno gli interventi di comitati, sindaci, associazioni e cittadini. L’appello è quello di indossare quel giorno un indumento giallo – il colore simbolo della battaglia per la sanità pubblica – o di appendere una bandiera dello stesso colore dal balcone di casa o sul posto di lavoro.

Nessun cittadino deve essere privato del diritto alla salute e siamo uniti contro lo smantellamento del sistema pubblico a favore di strutture private – fanno sapere i Comitati nel loro manifesto -. Chiediamo risposte concrete all’emergenza sanità e contro ogni diseguaglianza. La salute è un diritto, la difesa del servizio sanitario pubblico è un dovere per tutti. Scendiamo in piazza per non fare morire gli ospedali come il San Francesco di Nuoro, San Martino di Oristano, San Camillo di Sorgono, Nostra Signora della Mercede di Lanusei, G. P. Delogu di Ghilarza, A. G. Mastino di Bosa, Santa Barbara di Iglesias, Paolo Dettori di Tempio Pausania, A. Segni di Ozieri, P. Merlo di La Maddalena e tutti gli altri”.

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