POLITICA

Dal 4 ottobre Green pass per (quasi) tutti. In Sardegna le categorie sono d’accordo: “Ma basta chiusure”

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CAGLIARI – (ANSA) – Anche i sindacati favorevoli, da Confesercenti a Confcommercio è un coro di sì. La giornata da segnare in verde sul calendario è il 4 ottobre, da allora dovrebbero entrare in vigore le norme che estendono l’obbligo di Green pass a numerose altre attività: dipendenti pubblici e tutti i lavoratori dei settori in cui la certificazione viene richiesta all’ingresso, dunque dipendenti e gestori di bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, musei e addetti ai trasporti a lunga percorrenza.

In Sardegna da questo punto di vista sembra, quindi, esserci accordo totale tra sindacati e associazioni di categoria, tutti favorevoli al Green pass.

Quanto ai dipendenti pubblici, il 10% non è ancora vaccinato. Per il ministro Renato Brunetta l’estensione del Green pass obbligatorio dovrebbe riguardare tutti i lavoratori, senza distinzioni: «È una patente di libertà, io lo estenderei a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato».

In settimana, perciò, potrebbero già arrivare le decisioni, così da dare tempo e modo a chi non è vaccinato di ottenere la certificazione facendo la prima dose. Giovedì – 9 settembre – dovrebbe essere la data chiave: prima la cabina di regia, poi l’incontro con le Regioni e quindi il Consiglio dei ministri che darà l’ok al nuovo decreto.

Per quanto riguarda la Scuola, in Sardegna le lezioni cominceranno il 14 settembre, ma è già iniziato il conto alla rovescia per l’arrivo della piattaforma che con due semplici clic permetterà alle scuole italiane di sapere se il personale è in regola con il Green pass. La app – (“Super App” l’hanno definita alcuni) – dovrebbe essere pronta per lunedì 13 settembre, giorno in cui in dieci Regioni si torna tra i banchi. Velocizzerà i controlli sulla validità del certificato rispetto alla procedura manuale che si sta usando in questi giorni attraverso la app VerificaC19. Ai presidi, o chi per loro deputati ai controlli, basterà collegarsi al Sidi, inserire le credenziali e comparirà una schermata con i codici fiscali del personale presente in quel determinato giorno. Con un secondo clic si avrà in tempo reale l’elenco del personale, identificato con un semaforo verde (certificazione valida) o rosso (certificazione non valida).

In caso di semaforo rosso scattano gli approfondimenti sul soggetto, e al quinto giorno di rosso scatta la sospensione dal servizio e dallo stipendio. Una manna dal cielo per i presidi che hanno sempre ritenuto un grosso problema il controllo persona per persona. Molti docenti, vaccinati e non, hanno sottoscritto un appello contro l’obbligo di Green pass nelle università. La certificazione viene definita uno strumento “discriminatorio”.

Il ministro Patrizio Bianchi ha assicurato che verrà salvaguardata la privacy di tutti gli studenti, vaccinati e non, e che la possibilità di togliere la mascherina “è un segnale forte di ritorno alla normalità“.

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