POLITICA

Elezioni in Sardegna. Dopo la silurata di Solinas, è tensione alle stelle. Equilibri a rischio tra Meloni e gli alleati

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L’Unione Sarda

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Ma anche il popolo sovrano non vuole il Sergente Solinas…

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REDAZIONE – Se in Sardegna non si ricandida il governatore uscente, avverte la Lega, si riaprirebbero i giochi e il tavolo su tutte le altre regioni. Replica a stretto giro Fratelli d’Italia che punta sul sindaco di Cagliari Paolo Truzzu: “se Carroccio e Psd’Az intendono tagliare i ponti, facciano pure.

Al partito della Meloni non sarebbe piaciuto l’aut aut del vicesegretario leghista Andrea Crippa. Frizioni che si sono registrate a meno di ventiquattro ore dal tavolo sardo del centrodestra che a maggioranza si è espresso per Truzzu, e soprattutto dopo le parole distensive della premier Giorgia Meloni: «Vorremmo non arrivare troppo a ridosso per selezionare i candidati, soprattutto per le cariche monocratiche, perché più si avvicina il voto, più il clima diventa arroventato, ma abbiamo sempre risolto in passato, figuriamoci se non risolviamo adesso».

Intanto la Lega sarebbe pronta a rompere sulle Regionali.

Insomma, la questione sarda riporta la tensione nel centrodestra ai massimi livelli: i tre partiti maggiori non hanno raggiunto una convergenza al tavolo regionale.

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