Firmato il nuovo Decreto Anti-Covid, post festività
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ROMA – Festività con le massime restrizioni in tutta l’Italia e da domani, 7 gennaio, si parte con le nuove disposizioni sulle limitazioni regione per regione decise dal governo.
Dopo la fine del decreto Natale e la zona rossa per il giorno dell’Epifania, nel periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio – (data di scadenza dell’ultimo dpcm) – è in vigore un decreto ponte per la gestione della pandemia da coronavirus. Fino a domenica 10 gennaio varranno le stesse regole per tutta Italia, seppur diverse giorno per giorno, mentre da lunedì 11 gennaio si ritornerà alle zone di colore, che cambieranno in ogni regione dopo il nuovo monitoraggio dell’Iss.
Il weekend del 9-10 sarà arancione per tutta l’Italia, mentre negli altri giorni vigerà una fascia “gialla rafforzata”. Per i giorni – da lunedì 11 – bisognerà aspettare venerdì per conoscere le decisioni del ministro della Salute Roberto Speranza in base ai dati del contagio che attribuiranno i colori alle regioni (rosso, arancione e giallo). Ecco il calendario dei divieti dal 7 al 15 gennaio
- per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021 vige il divieto di spostarsi tra regioni o province autonome diverse su tutto il territorio nazionale tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di estrema urgenza e necessità o motivi di salute;
- è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma;
- nei giorni 9 e 10 gennaio 2021 la norma stabilisce l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta “zona arancione” (articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020);
- saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Il testo rivede anche i criteri per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali saranno applicate le misure previste per le zone ‘arancioni’ e ‘rosse’.
Nel dettaglio, l’articolo 2 del Decreto Legge stabilisce che:
- se una regione è in scenario 2 – dunque con un Rt da 1 a 1,25 – finisce in zona arancione;
- se è in uno scenario 3 con Rt da 1,25 a 1,50 finisce in zona rossa, ma soltanto se “nel territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti”. Questo parametro è stato introdotto per evitare che regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell’Rt.
Il nuovo sistema delle fasce scatterà però da lunedì 11: venerdì 8 gennaio arriverà il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e sulla base dei dati aggiornati scatteranno le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza per l’attribuzione dei colori alle regioni.
Infine, il Consiglio dei Ministri ha rinviato anche l’apertura delle scuole superiori in presenza al 50% all’11 gennaio 2021. Ma questo avverrà soltanto nelle regioni che, dopo il monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, previsto per venerdì 8 e l’ordinanza del Ministero della Salute, non si trovino in zona rossa“
Al momento, in alcune Regioni – (compresa la Sardegna) – la riaperture delle scuole superiori è stata rinviata al 1 Febbraio.
Manca ancora l’ordinanza del presidente Solinas, e anche per la Sardegna la decisione è presa: gli studenti delle scuole superiori sarde torneranno in aula il 1° febbraio, e lo faranno soltanto uno studente su due. Mentre le scuole elementari e le medie rientreranno a Scuola domani 7 gennaio.
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