CRONACA ED EVENTI

Il Giudice arrestato per corruzione

Recensione Stampa (Ansa – La Stampa – Il Messaggero – Olbia Notizie)

La procura di Roma ipotizza agevolazioni nei procedimenti penali in cambio di “regali”

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TEMPIOUna casa a Olbia messa a disposizione da un imprenditore campano, piatti per il ristorante appena inaugurato, un computer apple, una smart acquistata per 1500 euro ad un prezzo notevolmente inferiore al valore di mercato, il tutto in cambio di agevolazioni per sistemare alcuni procedimenti penali.

E’ quanto ipotizza la Procura di Roma e il pm Fava che conducono da due anni a questa parte una complessa indagine inerente il reato di corruzione in atti giudiziari e che vede coinvolti il giudice Tempiese Vincenzo Cristiano, l’imprenditore di Olbia Manuel Spano e un altro imprenditore napoletano Umberto Galizia, tutti con interessi economici in Gallura.

Il giudice per le indagini preliminari la dottoressa Giulia Proto ha disposto gli arresti domiciliari per i tre, Spano e Galizia nella loro casa di Olbia, mentre per il giudice Vincenzo Cristiano in Campania. Inoltre è stato disposto il sequestro della Smart.

Gli agenti della polizia di stato di Olbia hanno eseguito stamane le ordinanze disposte dal magistrato e la notizia degli arresti ha destato non poco scalpore a Olbia dove soprattutto il magistrato e uno dei due imprenditori sono molto conosciuti.

L’inchiesta è partita da una nota del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Tempio Pausania che ha comunicato alla competente Procura di Roma alcune annotazioni ricevute della Polizia di Olbia e dai Carabinieri di San Teodoro, dove si evidenziava la partecipazione come socio del giudice Vincenzo Cristiano in una attività di ristorazione a San Teodoro insieme ad altri soci poi indagati anche per spaccio di cocaina, tra i quali Cristian Ambrosio in seguito arrestato proprio per traffico di stupefacenti. A quel punto sono state attivate le intercettazioni telefoniche e ambientali che già erano in corso per le vicende di Ambrosio.

Da queste conversazioni sono emersi i piccoli “regali” come segno di riconoscimento per alcuni interessamenti del giudice per cercare di sbrogliare alcune vicende giudiziarie.

La Procura di Roma, inoltre, ipotizza che il Gip Cristiano abbia tentato – addirittura – di influenzare il sostituto procuratore Ginevra Grilletti che nel luglio del 2015 aveva in carico il procedimento per il sequestro di droga ai danni di Ambrosio. Ma la dottoressa Grilletti avrebbe respinto le richieste e avrebbe così dichiarato: “Avevo capito che si trattava di un suo amico, perché socio nel ristorante Story e sono andata a dirgli di non permettersi mai più di parlarmi di cose mie di lavoro“.

Ancora:E va bene dai fatti il conto che già stiamo risparmiando quattro-cinquecento euro di piatti che li sta regalando Umberto“. In questa conversazione intercettata dalla polizia tra il giudice Vincenzo Cristiano e Cristian Ambrosio, è stato stabilito come l’imprenditore Galizia avesse regalato circa duecento piatti ai due per il loro nuovo ristorante e successivamente le indagini hanno scoperto che lo stesso Galizia aveva messo a disposizione del giudice anche un appartamento e si era fatto da tramite per l’acquisto di favore di una smart che valeva circa 8mila euro, ma per la quale sono stati tracciati solo mille e cinquecento euro.

Per quanto riguarda la vicenda dell’imprenditore Manuel Spano, imprenditore leader nella fornitura di service audio e video, la Procura di Roma ha potuto certificare il regalo da parte dell’imprenditore al magistrato di un computer apple, del prestito di un furgone per trasportare da Napoli a San Teodoro i piatti regalati da Galizia al magistrato e il recupero parziale della refurtiva di un furto subito in casa da Cristiano nel giugno del 2016.

Ad aggravare la posizione dei due, infine, ci sarebbe un’assoluzione in un processo a carico di Spano firmata proprio dal giudice Vincenzo Cristiano.

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