CRONACA ED EVENTI

Il presunto capo di Al Qaeda resta in carcere

La Cassazione rigetta il ricorso

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ROMA – Per la Suprema corte sussitono gravi indizi di colpevolezza a carico del pakistano Wali Sultan Khan arrestato ad Olbia dalla Polizia di Stato con l’accusa di essere il capo di una cellula di Al Qaeda e di aver partecipato alla strage avvenuta nell’ottobre 2009 a Peshawar, dove persero la vita oltre 100 persone, attentato che sarebbe stato, secondo gli inquirenti, organizzato ad Olbia.

Secondo la Cassazione, dunque, sussistono «gravi indizi di colpevolezza» a carico di Wali Sultan Khan, che ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa dell’uomo osservando che «legittimamente sono stati considerati gravemente indizianti le notevoli intercettazioni telefoniche ed ambientali» assieme ai «flussi telematici e l’accertata presenza, che attraverso tali fonti di prova, provano la presenza dell’indagato il giorno dell’attentato terroristico di Peshawar».

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