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In Sardegna aumentano i ricoveri. Non si ferma l’ondata di contagi

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CAGLIARI – Ad essere sorvegliati speciali sono i dati sui ricoveri: negli ospedali sardi, 236 letti di terapia non intensiva sono occupati da pazienti Covid, quindi 14 in più rispetto a mercoledì, mentre restano 34 quelli in terapia intensiva. Si aggiungono gli oltre quattordicimila in isolamento a casa.

Mentre a Nuoro scatta l’allarme per 188 nuovi contagiati, a Uri si proroga la zona rossa fino al 12 aprile. Aumentano anche i Comuni dell’Isola in zona rossa, che sono Bultei, Soleminis, Burcei, Villa San Pietro, Donori, Samugheo, Sindia, Gavoi, Golfo Aranci, Bono, Uri, Pozzomaggiore e l’ultimo è Pula (fino al 16 aprile).

L’impennata dei contagi è collegata alla maggiore infettività delle varianti che, al momento, preoccupa per l’economia ma non per i posti letto nei reparti Covid.

Il Dott. Sergio Marracini, a capo di un gruppo di ospedali di cui fanno parte quelli Covid di Cagliari, il Santissima Trinità, Marino e Binaghi, spiega: “Non sono preoccupato: abbiamo svuotato il Marino, dove c’erano nove persone contagiate dal coronavirus, per liberare personale che ora sta inoculando i vaccini, al Binaghi abbiamo trenta pazienti Covid su cento posti letto disponibili, al Santissima Trinità 115 su una capacità di 200. Siamo lontani dall’emergenza“.

Una settimana fa, in Sardegna i contagi quotidiani erano ben sotto i 200, ora siamo nella media di 270 al giorno dopo averne contati 344. Siamo nel pieno della terza ondata e c’è un dato che salta all’occhio: “I pazienti Covid di Cagliari – analizza il dott. Marracinihanno un’età fra i trenta e i sessant’anni. Sono spariti i grandi anziani… e sapete perché? Li stanno vaccinando, quindi diventano immuni. Ecco perché non temo che il sistema ospedaliero rischi il collasso: stiamo costantemente sottraendo ospiti al virus“.

E sul fronte vaccini, ad oggi – secondo il report nazionale – la Sardegna resta in penultima posizione tra le regioni italiane rispetto alla percentuale di dosi somministrate con il 79,8% (247.627inoculate su 311.270 consegnate). La maggior parte dei vaccini è andata per ora agli operatori socio sanitari (83.181), poi agli ultraottantenni (68.666) e in terzo luogo alla categoria “altro” (34.660).

Vaccinato il 15,19% della popolazione residente di cui 1/a dose l’11,11% e 2/a dose il 4,08%.

Nel frattempo da oggi viene ampliata la platea dei sardi chiamati ad aderire alla campagna: coinvolti anche i cittadini over 70 nati nel 1945 e 1946, non esenti dal ticket per patologia, e il personale della polizia municipale.

La Sardegna, però, sta accelerando sulle vaccinazioni con 8.607 dosi somministrate nella sola giornata di ieri e oltre 9.200 il 31 marzo, secondo i dati presenti nelle statistiche OpenData del governo.

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