La Bozza del nuovo decreto di Natale
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ROMA – (ansa) – Green pass valido 6 mesi, obbligo di mascherina all’aperto anche in zona bianca, mascherina Ffp2 obbligatoria al cinema, al teatro, allo stadio, sui mezzi pubblici. Sono le nuove misure per arginare la diffusione della variante Omicron e dei contagi covid secondo la bozza del decreto Natale, sul tavolo del Consiglio dei ministri in queste ore.
Dal 30 dicembre e fino al termine dello stato di emergenza (31 marzo) sarà necessario esibire il Green pass rafforzato (quello disponibile solo per vaccinati e guariti) nei bar, ristoranti e locali al chiuso anche per consumare cibi o bevande al banco.
E’ quanto si legge nella bozza del decreto all’esame del Consiglio dei ministri. Chi ha solo esito negativo del tampone (Green pass base) potrà prendere un caffè unicamente ai tavolini all’aperto.
Sempre dal 30 dicembre e fino alla cessazione dello stato di emergenza, “l’accesso alle sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi o feste comunque denominate, aperti al pubblico, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde Covid-19, rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successivo al ciclo vaccinale primario“, che dovranno utilizzare la mascherina Ffp2. L’accesso è consentito anche a chi abbia fatto due dosi di vaccino o sia guarito dal Covid e presenti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare.
L’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 è esteso “anche per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto“.
Dall’entrata in vigore del decreto e “fino al 31 gennaio 2022, sono vietati le feste, comunque denominate, gli eventi a queste assimilati e i concerti che implichino assembramenti in spazi aperti“.
Anche l’accesso a musei e luoghi di cultura, piscine, palestre e sport di squadra, centri benessere e centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale bingo e casinò sarà consentito solo a chi ha il Super green pass, dunque solo ai vaccinati e ai guariti.
La bozza prevede test ai viaggiatori in ingresso in Italia per rilevare il Covid. “Gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e di assistenza sanitaria al personale navigante (USMAF-SASN) del Ministero della Salute effettuano, mediante le risorse disponibili a legislazione vigente, anche a campione, presso gli scali aeroportuali, marittimi e terrestri, test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso nel territorio nazionale“.
“Per incrementare le capacità diagnostiche dei laboratori militari e garantire il corretto espletamento delle attività” è autorizzata una spesa di 9 milioni di euro. Inoltre “per il pagamento degli oneri di missione, dei compensi per lavoro straordinario e del compenso forfetario di impiego al personale militare medico, paramedico e di supporto, compreso quello delle sale operative delle Forze armate è autorizzata la spesa complessiva di euro 14,5 milioni”. Per questo compito, “il ministero della Difesa è autorizzato a conferire incarichi individuali a tempo determinato per la durata di sei mesi a ulteriori dieci unità di personale di livello non dirigenziale di Area terza“.
Per “assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole“, il ministero della Difesa “assicura il supporto a Regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test” per la ricerca del Covid e nelle operazioni di “analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari” presenti sul territorio.
Per l’accesso dei visitatori alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice, sarà necessario avere la terza dose di vaccino fatta o due dosi di vaccino e un tampone antigenico rapido o molecolare.
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