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La Maddalena. Famiglie, Studenti, Associazioni e Mondo del lavoro in piazza per la pace in Ucraina

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LA MADDALENA – Anche a La Maddalena, in questa giornata di carnevale dedicata ai bambini – (già penalizzati da due anni di Covid…) – questo pomeriggio, un migliaio di cittadini, famiglie – studenti e lavoratori con associazioni sportive e sindacati accompagnati dal Parroco Don Andrea Domanschi, si è raccolto in Piazza Garibaldi davanti al Comune, per protestare contro lo “Zar Vladimir Putin”, che imperterrito continua a seminare morte e terrore in tutta l’Ucraina… e in tutto il mondo.

Una protesta diretta, arriva anche da diverse cittadine Ucraine residenti a La Maddalena per dire no alla guerra a casa loro, e che hanno voluto far sentire la loro presenza e partecipazione, molto dolorosa, mostrando i loro cartelli di protesta.

In tutto il mondo si scende in piazza per chiedere la pace: a Roma, Atene, Belgrado, Ankara, Monaco, Londra, New Delhi, Buenos Aires e poi in California, a Cipro e in Estonia si manifesta per la fine della guerra russo-ucraina.

Nel frattempo, anche in Russia aumenta il bilancio delle persone arrestate nelle diverse città  per aver partecipato a manifestazioni contro la guerra in Ucraina. Ad oggi sarebbero oltre 4.000 i fermati: la maggior parte dei cittadini chiede a Putin di fermarsi.

Migliaia di lavoratori russi, del settore tecnologico, hanno perciò firmato una petizione chiedendo al loro governo di interrompere le operazioni militari in Ucraina, aggiungendo la loro voce a quella delle migliaia di cittadini russi scesi in piazza contro la guerra. Sono più di 10.000 le persone che hanno firmato la petizione, promossa via Facebook da Natalya Lukyanchikova, dipendente di una grande azienda tecnologica russa. Tra i firmatari anche i dipendenti delle più importanti società tecnologiche russe, tra cui il gigante dei social media VK, il leader della sicurezza informatica Kaspersky Lab e la piattaforma di reclutamento di lavoro online HeadHunter.

Dal Governo italiano, fa sapere il premier Draghi in queste ore, “l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia segna una svolta decisiva nella storia europea. Negli ultimi decenni, molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in Europa e che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, sicurezza, benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici. Le immagini delle bombe hanno messo fine a quell’illusione…

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