La Procura di Tempio indaga sulla Super Festa di Santa Maria

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LA MADDALENA – Il procuratore della Repubblica di Tempio ha attivato un’attività d’indagine su quanto accaduto la notte del 6 agosto presso la spiaggia a nord ovest di Santa Maria, utilizzata come discoteca dal titolare del B&B La Casitta.

Una festa d’accoglienza esclusiva chiesta, sembrerebbe, da alcuni ospiti Russi dello stesso B&B, perché volevano festeggiare il matrimonio…

L’operazione riguardava il posizionamento in un tratto demaniale di una pedana amovibile con musica, per la quale i titolari del resort hanno subito reso noto di aver chiesto ed ottenuto l’autorizzazione da parte del Parco, per un periodo temporale  dal 5 al 7 agosto, e quella del Comune per quanto riguarda il Suape regolarmente attivato nel portale della Regione Sardegna.

L’Ente Parco, a firma del Direttore Augusto Navone ha rilasciato una autorizzazione per l’evento di breve durata che prevedeva, peraltro, precise prescrizioni:

Sembrerebbe, però, che questo tipo di procedura “Suape” sia attivabile mediate richiesta della “conferenza di servizi”, essendo coinvolti nel procedimento altri Enti – come Comune e Capitaneria di Porto, quindi, non prevede la procedura risolutoria immediata, così come invece avvenuto.

Così, sono subito scoppiate contestazioni e polemiche anche da parte degli ambientalisti, con l’intervento anche del Gruppo di intervento giuridico da Cagliari che ha chiesto chiarezza sulla vicenda.

L’organizzatore dell’evento e titolare della Casitta, Marco Fonnesu, immediatamente aveva fatto sapere di avere in suo possesso le autorizzazioni del Parco e del Comune e di aver collocato la pedana secondo i tempi previsti nel nulla osta e di essersi attenuto alle prescrizioni. Ma dagli uffici del Comune hanno reso noto di non avere mai autorizzato nulla e di aver solo ricevuto, attraverso il Protocollo informatico, la richiesta del B&B.

Da qui l’intervento della Guardia Costiera di La Maddalena che, nel corso dei primi accertamenti, ha sottoposto a sequestro la pedana, segnalando i fatti alla Procura di Tempio.

Il Comune di La Maddalena, inoltre, dal canto suo ha precisato che già in passato aveva ricevuto richieste simili, ma le aveva sempre negate in ottemperanza a quanto previsto dall’ordinanza balneare della Regione Sardegna, che vieta di “…organizzare attività di spettacolo e di intrattenimento a carattere temporaneo, manifestazioni ricreative e nautiche sulle spiagge senza la preventiva autorizzazione dell’amministrazione competente.”

La parola, ora, spetta al Procuratore della Repubblica di Tempio che vuole vederci chiaro su tutta la vicenda.

Immediato l’intervento dei Consiglieri del Direttivo dello stesso Parco, Luca Ronchi e Michele Esposito, che sfilandosi clamorosamente da tutta la vicenda – come buoni garibaldini feriti in battaglia… hanno puntualmente e distrattamente lasciato da solo il loro Presidente Fabrizio Fonnesu, che ora si trova a navigare in balia delle onde, assieme al suo Direttore: “…dal Parco ci saremmo aspettati maggiore prudenza e un controllo più attento, su un’iniziativa che si è spinta ben oltre i confini della semplice accoglienza“.

Nel frattempo… il Komitet”… Gosudarstvennoj Bezopasnosti (KGB), osserva con circospezione e discreta attenzione… a debita distanza.

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