SEGNALAZIONI ED OPINIONI

Le opposizioni non fanno altro che chiedere conto… dimenticandosi tante cose

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LA MADDALENA – I cinque consiglieri d’Opposizione – primo firmatario Alberto Mureddu – unitamente ai colleghi Annalisa Gulino, Manila Salvati, Rosanna Giudice e Giovanni Manconi – nell’ultimo Consiglio Comunale hanno depositato un’interrogazione nella quale si chiede all’Amministrazione Lai:

  • quali iniziative siano state assunte a livello regionale perché vengono inseriti nell’elenco degli usi civici, gli usi che i maddalenini hanno fatto sul territorio (mare compreso) e che giustamente rivendicano di voler continuare a fare”. 

Le Opposizioni chiedono, infine, che l’argomento venga inserito all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. (Forse per perdere ancora tempo?)

Bisogna riconoscere, a queste Opposizioni, che spesso hanno la memoria molto corta e che, spesso, forse non sanno cosa dire.

Da cittadino (obiettivamente) mi domando (soprattutto per coloro che hanno governato per cinque anni, prima della recente Amministrazione Lai):

  • Cosa hanno fatto durante il loro mandato?

Ora, non fanno altro che chiedere conto – (dimenticandosi del prima…) – su argomenti che avrebbero già dovuto risolvere proprio loro, come per esempio:

  • quel papocchio del Civico Mercato;
  • L’illuminazione pubblica;
  • il Club Meed;
  • l’ex Arsenale;
  • la toponomastica;
  • l’ampliamento del Cimitero;
  • l’Accademia della Nautica;
  • la Sala della Musica;
  • la chiusura e l’abbandono delle Tre Caravelle;
  • il Punto Inps e lo Sportello Sociale.

Quindi, ora, pretendono il colpo di bacchetta magica da chi è in carica da solo un anno.

Per non parlare, poi, dell’Ospedale… dove di recente hanno fatto l’entrata da Leoni con quella farlocca Diffida alla ASSL di Olbia (senza peraltro un termine di scadenza)… ora stranamente sparita e dimenticata nel nulla.

Capisco che 5 anni… e più… sono passati velocemente e capisco anche che perdere l’elezioni è un grosso trauma per tutti, (ma ripeto):

Voi cosa avete fatto?

(Alberto Tinteri – cittadino)

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