CRONACA ED EVENTI

Lottizzazione abusiva a Sualeddu

Al via il processo per 18 imputati.

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 Continuano gli accertamenti.

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PM_FIORDALISILA MADDALENA – Il sequestro di tre immobili e degli otto lotti di terreno nella collina di “Sualeddu”, frazionati illegalmente, aveva dato nel 2014 l’avvio alla campagna antiabusi da parte della Procura della Repubblica di Tempio.

Stando all’attuale normativa, gli immobili e i terreni lottizzati abusivamente in aree di tutela ambientale, paesaggistica o idrogeologica potrebbero essere confiscati e quindi essere incamerati tra i beni indisponibili del demanio pubblico a disposizione, in questo caso, del Comune di La Maddalena.

Un passaggio, questo, che potrebbe avvenire dopo che le 18 persone rinviate a giudizio saranno giudicate dalla magistratura di Tempio.

pm_angelo_beccuLa storia della presunta lottizzazione abusiva di Sualeddu di La Maddalena è dunque approdata nei giorni scorsi in Tribunale a Tempio, dove il giudice Marco Contu ha trattato, per la prima volta, il fascicolo aperto dal pm Angelo Beccu a carico di 18 persone. La contestazione della Procura della Repubblica di Tempio riguarda infatti il frazionamento dei terreni in un’area a tutela integrale, senza il prescritto nulla osta paesaggistico ed i permessi dell’Ente Parco.

Nel capo d’imputazione si parla di strade tra i lotti, recinzioni, muri in pietra e blocchetti, cancelli e prefabbricati, realizzati sui terreni di Sualeddu dove sarebbero state posizionate anche delle loro roulottes.

I difensori delle 18 persone denunciate, hanno posto le prime questioni procedurali ed il processo è stato così rinviato a Luglio p.v., per un problema di notifiche.

Il pm Angelo becco ha ricostruito comunque tutti i passaggi che interessano le aree edificate che, secondo il magistrato, sarebbero state lottizzate illegittimamente.

La vicenda parte con la concessione delle aree da parte di Antonio Favale, Pietro Carboni e Fiorella Librone.

provenzano_serra_mancaFavale, in particolar modo, è accusato di aver proceduto al frazionamento e alla vendita dei terreni anche ad altri maddalenini.

I fatti descritti nel capo d’imputazione sono avvenuti fino al giugno del 2013 e i difensori Emanuela Provenza, Giacomo Serra e Claudio Manca faranno le loro richieste nella prossima udienza fissata a luglio.

Nel frattempo gli uomini della Forestale, sempre coordinati dalla Procura di Tempio, continuano ad esaminare altri incartamenti relativi a presunti illeciti nel campo edilizio commessi nell’isola nel corso degli anni, a partire dai vuoti sanitari trasformati in sotterranee dependance con tanto di tinello, bagni e camere da letto o di vecchie strutture trasformate in abitazioni senza aver mai forestale_sardegnaottenuto le necessarie licenze edilizie.

Al vaglio degli investigatori, inoltre, ci sono ancora centinaia di pratiche avviate dopo l’approvazione del “piano casa” con il quale veniva concesso, in presenza di volumetrie sfruttabili, l’aumento del 30 per cento delle cubature regolarmente licenziate. In molti però avrebbero colto l’occasione per “regolarizzare abusi” realizzati precedentemente.

Ed è su queste ultime irregolarità che si concentrano le attenzioni della magistratura.

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