POLITICA

Montella: inutile avvelenare i pozzi

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LA PRECISAZIONE

“Noi ci siamo e non abbandoniamo nessuno!”

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LA MADDALENA – Una intervista, ma più che altro, una doverosa precisazione su ciò che non è stato capito durante l’ultimo consiglio comunale …e mal travisato ad uso e consumo dei soliti avvelenatori di pozzi.

«Nel 2018 voglio vedere i risultati di molte cose che abbiamo messo in corsaha precisato Luca Montella anche in un recente intervista rilasciata a La Nuova SardegnaQuesto è un anno importante e il 31 dicembre tiro le somme: Mi riservo di prendere qualsiasi decisione… nessuna esclusa».

Un discorso pronunciato a sorpresa durante l’ultimo consiglio comunale alla presenza di tutti i dirigenti da lui convocati in aula, ai quali ha voluto dare una indicazione di rotta e che in questi giorni viene ripetutamente rimbalzato sui social con congetture di ogni tipo del tutto fuorvianti.

«Le elezioni politiche hanno confermato che c’è un forte malcontento tra la gente e non si può fare finta di nulla e con i cittadini bisogna essere chiari. Essi attendono risposte ma vogliono anche capire. È importante non cadere negli errori fatti a livello nazionale e regionale».

Eletto quasi tre anni fa, Luca Montella sostiene di essersi ritrovato a gestire una isola dai problemi abbastanza complessi, molti ormai incancreniti come l’ex Arsenale ed l’ex Ospedale militare, la continuità territoriale e la Sanità. Altri, di genere locale, molto più spinosi come la gestione della nettezza urbana.

«Gli umori dei cittadini vanno ascoltatiproseguebisogna andargli incontro, individuando le priorità senza fare finta di non vedere il malcontento. Bisogna avere il coraggio e l’umiltà di fare autocritica e anche di riconoscere che qualcuno può fare meglio. Anche di me».

“Chi pensa che il sindaco abbia la lettera di dimissioni già pronta… si sbaglia!”

«Non intendo galleggiare, ma navigare precisa Montellae non farò l’errore che hanno fatto molti partiti di perdere il contatto con la gente. È non starò seduto sulla poltrona da sindaco a tutti i costi. Non è certo questa la mia idea di buona amministrazione. Quando dovessi rendermi conto che i risultati non arrivano, valuterò l’opportunità di un passo indietro. Non sono un professionista della politica, non vivo dal galleggiare su una poltrona. Dalle cose fatte trovo lo stimolo per andare avanti. Stare fermo non mi appaga. Ho sacrificato volentieri la mia professione per amore di questa isola e della sua comunità. Ma con l’obiettivo di fare bene, non di occupare una poltrona».

Nessun accusa a qualcuno in particolare «ma la squadra sta lavorando tutta e bene, senza risparmiare – conclude il sindaco – gli assessori e i consiglieri. C’è un impegno che non si era mai visto prima, ma anche noi abbiamo bisogno di risposte da Enti che sono sopra di noi e ai quali sono legate le soluzioni di alcune importati nostre emergenze. La crisi della politica nazionale ha delle conseguenze gravi sui comuni. La loro scarsa attenzione nel dare agli enti locali i mezzi per dare risposte ai cittadini nei giusti tempi, ha conseguenze spietate. Addio a partecipazione, tolleranza e comprensione. Alla gente non piacciono le spiegazioni tecniche. Cavilli, complesse norme nazionali, iter lunghissimi delle pratiche non interessano. Vogliono giustamente risposte e subito».

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