CRONACA ED EVENTI

Netturbini in agitazione

.

Assemblea Sindacale in Comune

.

LA MADDALENA – Si sono riuniti nel Salone Comunale in assemblea sindacale, martedi mattina, i Lavoratori della Ciclat Cogei, la società che gestisce il servizio di nettezza urbana a La Maddalena, per discutere delle ormai insopportabili difficoltà sul servizio di raccolta dei rifiuti urbani.

Al centro della discussione, i ritardi sui pagamenti degli stipendi e l’organizzazione strutturale del lavoro.

Ad ascoltare le rimostranze dei lavoratori, l’assessore all’Igine Urbana Gian Luca Cataldi e il sindacalista della CGIL Lorenzo Porcheddu: il sistema antinfortunistico che lascia desiderare, i mezzi utilizzati obsoleti e i dispositivi di protezione individuale e collettiva carenti.

Durante l’incontro, i lavoratori hanno chiesto l’attivazione della “responsabilità solidale” da parte dell’Amministrazione Comunale, che prevede, secondo il CCNL, il pagamento delle mensilità da parte dello stesso Comune, stante la continua inerzia da parte della Ditta.

«È stata una riunione importantissimaha dichiarato il rappresentante sindacale della Cgil, Lorenzo Porchedduanche perché l’amministrazione comunale ha attivato tutte le procedure per mettere in mora, nei confronti della società, per costituirsi per alcuni parti nel pagamento degli stipendi, anche perché si è arrivati alla conclusione che la società è inaffidabile. Ora cercheremo di mettere in piedi quelle iniziative che ci devono portare alla tutela di tutti i lavoratori per il pagamento degli stipendi e specialmente per la sicurezza dell’antinfortunistica».

L’assessore Gian Luca Cataldi, nel suo intervento, ha detto che «il comune ha già attivato tutte le procedure previste dal contratto e dalle normative, sia a garanzia del servizio svolto per la comunità, che degli stessi lavoratori, relativamente agli stipendi e alla loro sicurezza. Ci siamo trovati in linea anche con Porcheddu. Dopo un momento di chiarimento, abbiamo concordato la linea futura per procedere in sinergia sulle azioni da mettere in campo».

.

.

.

.

.

.

.

.

.