POLITICA

Piefranco Zanchetta con la “Felp-Maresciallo” (modello Salvini) in difesa dell’Agenzia Forestas

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LA MADDALENA – “Io sto con i lavoratori dell’Agenzia Forestas. Sono contro l’arroganza del Governo giallo-verde che ha impugnato la Legge regionale n.43, approvata dal Consiglio lo scorso novembre. La nostra Legge pone fine a una ingiusta condizione contrattuale e colloca 4.179 dipendenti dell’Agenzia nei quadri regionali. Ora, vediamo se il “FELP-MARESCIALLO Salvini” – così come ha fatto per i bravissimi Barracelli di Sardegna e gli altri corpi di polizia… – vorrà indossare anche la divisa degli Operai di Forestas”.

Questo è quanto dichiarato recentemente dall’on.le Pierfranco Zanchetta, in segno di protesta verso il Governo Centrale, sulla sua pagina Facebook.

Il Governo Nazionale impugna la legge Forestas, e la Sardegna alza le barricate. La Regione Sardegna non ci sta e si oppone all’impugnazione, da parte del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, della legge regionale con la quale transitano nel sistema Regione 4.179 dipendenti dell’agenzia Forestas, sinora inquadrati come braccianti agricoli, che si aggiungono ai 6.000 già inseriti nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale. Secondo il Governo – dichiara Pierfranco Zanchetta all’ANSA, “alcune disposizioni in materia di personale eccedono dalla competenza statutaria e si discostano dalle norme contenute nella legislazione statale in materia di contrattazione collettiva“.

E’ una prevaricazione e un clamoroso autogol del Governo Lega-Psd’az e M5Sspiega Zanchettache lede, con questa impugnativa, non solo l’Autonomia della Sardegna ma i diritti di 6.000 lavoratori di Forestas e delle loro famiglie. Un’assurda decisione che tende a mortificare lo Statuto sardo in materia di competenze primarie e allo stesso tempo si mette in netto contrasto con i diritti dei dipendenti Forestas.

Su questo – conclude Zanchetta – la politica sarda interamente deve far sentire la propria voce, opponendosi in maniera unanime a questa scelta dannosa e con una visione centralista”.

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