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Sanità. Interviene Vincenzo La Cava

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LA MADDALENA – La delibera n. 343  del 23.05.2017 a firma del Direttore Generale della ATS, ha infisso diversi paletti nella Sanità di La Maddalena. Il piano promette alcune soluzioni che a prima vista sembrano positive.

Sarebbe positivo avere un pool di professionisti che ruotino in tutto il territorio per effettuare quelle prestazione che diversamente  non potrebbero attuarsi,  solo che l’ATS:  Come primo provvedimento, e con l’intendimento di colmare i vuoti funzionali intende creare una EQUIPE ITINERANTEma contestualmente  ha declassato l’Ospedale. (viste le scarse risorse medico/tecniche di Olbia, certamente accadrà che nell’aggiornarli, questi verranno fagocitati….altrove).

Non è questo che volevamo dal Direttore Generale:   Cosi come previsto dalle leggi in vigore auspicavamo un presidio  INSULARE che potesse assolvere bene quelle patologie medio/basse compatibili con le specializzazioni presenti in  loco.                                                                                             

Questo Olbia non lo ha mai permesso, ed il nuovo Direttore Generale, dovrebbe chiarire se questa sua  Riqualificazione… è per La Maddalena o Olbia, certo è che per noi è l’anticamera del nulla.

Il Piano parla di intenti che condurranno a formare il personale fino a assicurare volumi di attività uniformi in tutta l’ATS…come dire che l’intero Ospedale dovrà confluire OPERATIVAMENTE in quello di Olbia.

Noi pensavamo che l’HUB e SPOKE E IL POOL citato significasse avere una EQUIPE CHE POTESSE STAZIONARE ED EFFETTUARE In LOCO QUELLE PRESTAZIONI DI BASE ( CHE LA ASL NON HA MAI PERMESSO).

Pensavamo che il POOL servisse per far FUNZIONARE IL PUNTO NASCITE (con la copertura del SUPER POOL) permettendo alle mamme di partorire in sicurezza, ma in loco, e non coltivare l’angoscia di farlo sul traghetto, per strada, sull’elicottero o altro.

Pensavamo che il POOL potesse far riaprire quei pochi letti della OSTETRICIA  e della PEDIATRIA: Nulla di tutto ciò, tutto chiuso, servizio diurno tipo HOSPITAL DAY, e la notte (quella più a rischio) coperta della sola reperibilità.

Ma se tutto questo è chiuso, a che serve assicurare con “volumi adeguati la professionalità dei dipendenti del PAOLO  MERLO” ?….per spostarli ad Olbia?

Il Piano fa grandi promesse sulle specialità ambulatoriali,  Ma il DG ha provato a prenotare una visita specialistica??? 2/3/4/5/6….mesi, e visto che le unità presenti sono cosi scarse (considerati gli intenti di risparmiare), a cosa servono le promesse???… andremo verso altre ATS come da anni accade!

A cosa serve acclamare i pregi della CASA DELLA SALUTE, o del DISTRETTO INSULARE se la funzionalità del Paolo Merlo è in caduta libera?

A meno che, il DG non abbia già deciso di sostituire il PAOLO EX MERLO con: Un servizio con il semplice ruolo di impacchettare i nostri pazienti e spedirli ad OLBIA, TEMPO PERMETTENDO!!!!!

Tutto questo malgrado i nostri diritti:  INSULARITA’ – IMPOSSIBILITA’ DI FAR RISPETTARE IL DIRITTO  DI RAGGIUNGERE OLBIA DENTRO I 90 MINUTI- IN MANCANZA DI ELISOCCORSO – CON UN PRESIDIO OVE STAZIONANO  24 MEDICI- 40 INFERMIERI – 11 OSS- 6 OSTETRICHE ED ALTRO: …IN ATTESA DA ANNI DI SVOLGERE IL PROPRIO RUOLO!

Per favore prof. Direttore Generale, faccia funzionare questo  “MERLO”, crei l’ottimo PULL ma lo lasci a  La Maddalena, solo cosi può realizzarsi questa sua RIQUALIFICAZIONE DELLA SANITA’.

Noi confidiamo molto sulla sua professionalità, la preghiamo di non far prevalere il mero risparmio  a questo nostro diritto, da troppi anni negatoci!  

GRUPPO SOCIO POLITICO CRISTIANO

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