POLITICA

Sanità, Isole Minori. Ora casca l’Asino… e tutta la mandria

.

LA MADDALENA – E’ una tegola che cade sulla testa del nostro Assessore Regionale alla Sanità Luigi Arru?… ma forse anche sulle teste di tutta la maggioranza regionale di centrosinistra, che ormai da lunghi mesi viene contestata per l’inadeguata Nuova Rete Ospedaliera che sta penalizzando tutti noi Isolani… ed anche tutto resto del popolo sardo.

Parliamo del Disegno di Legge n. 776, presentato il 4 settembre u.s. dal titolo “Misure per lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle isole minori e delle isole lagunari e lacustri”, ora approvato dal Senato ed attualmente al vaglio della Camera dei Deputati per la sua approvazione definitiva.

Un provvedimento che riguarda le Isole Minori elaborato – sostengono i relatori – tenendo conto delle esigenze più volte rese pubbliche dai 36 comuni e dai 220.000 residenti delle stesse isole minori nonché dai residenti nelle isole lacustri, che propone una serie di interventi finalizzati a superare le problematiche che più di altre rendono, allo stato attuale, particolarmente difficile lo sviluppo e la permanenza dei residenti nelle isole.

Come ormai noto a tutti, le Isole minori e Lacustri del territorio italiano sono caratterizzate da numerosi fattori che talvolta si presentano sotto forma di problematiche legate, ad esempio, alla peculiarità del territorio, alla limitata disponibilità di risorse proprie, ai costi supplementari dei trasporti e delle comunicazioni e all’inquinamento marino e costiero.

Uno dei problemi prioritari che queste isole si trovano ad affrontare è legato alla mobilità. Quando le condizioni climatiche diventano «agitate», nascono difficoltà legate alla mobilità, alla frequenza scolastica e alle cure sanitarie con standard paragonabili al resto del territorio nazionale.

Come conseguenza dell’isolamento anche altri aspetti, quali lo smaltimento dei rifiuti, il rifornimento idrico, il rifornimento dei beni di prima necessità, l’amministrazione della giustizia, il radicamento delle attività imprenditoriali, lo sviluppo di settori quali l’agricoltura e la pesca, diventano più problematici e soprattutto più onerosi finanziariamente.

Altro problema peculiare delle isole minori e lacustri è legato allo sviluppo economico e all’occupazione. L’economia insulare è basata soprattutto sul turismo, con tutti i problemi che da sempre sono evidenziati: stagionalità, costi maggiori, difficoltà nei collegamenti ed onerosità degli stessi, tutti fattori che influiscono sull’occupazione e sul reddito.

Gli interventi prioritari relativi alle isole minori, previsti in questo disegno di legge, sono chiaramente volti a:

  • contenere la tendenza allo spopolamento, migliorando la qualità della vita con riferimento alla tutela della salute, ai servizi sociali, al diritto allo studio e alla formazione professionale, nonché all’implementazione delle dotazioni infrastruttrali e dei servizi di telecomunicazioni su banda larga, per la telemedicina, il telelavoro, la teleformazione e l’offerta formativa scolastica;
  • favorire la mobilità sostenibile e migliorare ed implementare i servizi di trasporto, anche al fine di garantire la continuità territoriale e di favorire il turismo;
  • incrementare la produzione di fonti energetiche e ridurre la produzione e favorire la gestione, lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti e garantire il rifornimento idrico;
  • valorizzare i beni culturali e infrastrutturali presenti nelle isole minori e favorire il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio;
  • promuovere e riqualificare l’offerta turistica e la fruizione e il recupero dei beni culturali;
  • promuovere ed incentivare le attività tipiche di ciascuna isola, favorendo la competitività delle piccole e medie imprese, con particolare riguardo ai settori dell’artigianato, della produzione agricola, della pesca e dell’acquacoltura;
  • attivare presso l’Unione europea le procedure per l’istituzione di zone franche nel territorio delle isole minori;
  • promuovere la salvaguardia della flora e della fauna locali.

In questo particolare momento, per noi maddalenini, è molto significativo l’articolo 8, in cui si parla di Sanità e dove vengono palesemente smentite tutte le teorie fin ora portate avanti dall’attuale contestatissima Amministrazione Regionale della Sardegna con la nuova rete ospedaliera sanitaria colma di grosse lacune e che non tiene conto delle reali esigenze dei territori e che allo stato attuale, evidentemente, sta sferrando tagli insopportabili che penalizzano soprattutto noi Isolani, nonostante le continue proteste da parte di tutti, ben note in questi ultimi tempi:

Ma vediamo sommariamente cosa dice “l’Art. 8 – (Misure per il potenziamento dei servizi sanitari)”:

  1. Con accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, con la partecipazione del presidente dell’ANCIM e dei presidenti delle regioni nel cui territorio sono presenti isole minori, sono adottate le misure per il potenziamento e la riorganizzazione delle attività dei presìdi sanitari e dei presìdi ospedalieri, ove esistenti, idonee a garantire l’efficienza e l’appropriatezza degli interventi di presa in carico e di risposta alle emergenze-urgenze nelle isole minori, al fine della loro fruizione sia nelle condizioni di normale presenza stanziale, sia nelle situazioni di sovraffollamento determinato dalle presenze turistiche.
  2. L’accordo di cui al comma 1 deve prevedere:

a) interventi atti a garantire, in termini proporzionali rispetto alla popolazione stabilmente residente e rispetto alla popolazione temporanea derivante dai flussi turistici, la presenza costante nei presìdi sanitari e ospedalieri delle isole minori di personale medico e infermieristico di comprovata esperienza negli interventi di primo soccorso, nonché di apparecchiature per il primo intervento e per le diagnosi d’urgenza;

b) anche in deroga alla normativa vigente, il mantenimento dei punti nascita esistenti, con adeguata disponibilità di personale e di dotazioni strumentali, al fine di garantire la corretta gestione dell’assistenza prenatale e neonatale, con particolare riferimento alle situazioni di criticità per le quali deve essere altresì garantita la disponibilità, mediante specifici protocolli di intesa, di mezzi per il trasferimento in sicurezza presso centri di eccellenza per diagnosi precoci e per interventi di emergenza sulle patologie gravi, prenatali e post-partum;

c) la disponibilità, presso ciascun comune delle isole minori, di presìdi territoriali organizzati per la presa in carico dei percorsi di emergenza-urgenza, per l’erogazione dei servizi di cure primarie e per la gestione ambulatoriale e domiciliare delle patologie croniche, ivi compresa la presa in carico di pazienti oncologici e dializzati;

d) la possibilità di effettuare nell’isola le visite sanitarie e gli esami di controllo specialistico, presso i presìdi sanitari e le strutture ospedaliere ove esistenti, con cadenze prestabilite e correlate alle diverse necessità conseguenti alle esigenze dei cittadini stabilmente residenti e alle situazioni di sovraffollamento conseguenti ai flussi turistici;

e) qualora, a causa della particolarità delle patologie, degli interventi o degli strumenti necessari, non sia possibile provvedere all’assistenza locale immediata, il riconoscimento agli abitanti delle isole minori del diritto al rimborso delle spese sostenute in armonia dei parametri esistenti per sottoporsi alle cure presso strutture sanitarie in terraferma all’interno della regione di appartenenza, fermo restando quanto già previsto per gli interventi extra-regionali. Le stesse provvidenze sono riconosciute a un accompagnatore, qualora il paziente non sia in grado di spostarsi in autonomia;

f) l’effettuazione, con cadenza periodica, di appositi interventi per la formazione e l’aggiornamento del personale medico in servizio presso le isole minori, finalizzati in particolare alla corretta pratica della telemedicina, anche con l’eventuale periodica applicazione presso strutture di eccellenza.

g) Al fine di valorizzare le iniziative già in essere presso le isole minori, con il medesimo accordo di cui al comma 1 sono adottate le misure per la divulgazione al pubblico e l’implementazione delle pratiche di volontariato attivate con il concorso dei cittadini e delle organizzazioni di volontariato e coordinate dal servizio 118, nel riconoscimento della loro rilevanza quale modello di azione diffusa e capillare per interventi che non necessitano della presenza di personale medico.

Ad ognuno di voi… l’ardua sentenza…

(Vedi tutto il provvedimento)

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.