Scoperta dai Carabinieri la più grande piantagione di canapa degli ultimi 10 anni. valore: 50 milioni di euro
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REDAZIONE – I Carabinieri della Compagnia di Ozieri hanno individuato e messo sotto sequestro tre piantagioni con oltre 12mila piante di marijuana nelle campagne tra Buddusò, Osidda e Ardara, e hanno denunciato 12 persone.
Per I Carabinieri, si tratta del più grande sequestro degli ultimi 10 anni. Sul mercato al dettaglio, la cannabis avrebbe fruttato circa 50 milioni di euro.
L’operazione più consistente è stata fatta in località Sos Serradinas, tra Buddusò e Osidda. Qui oltre 40 carabinieri della Compagnia e con il supporto dei Cacciatori di Sardegna, e di un mezzo speciale del 9° Battaglione carabinieri Sardegna di Cagliari, hanno localizzato una zona comprendente cinque lotti di terreno tutti coltivati a canapa. Sono state individuate, sradicate e sequestrate 8.520 piante alte fino a 2 metri, e 27 sacchi di plastica contenenti 38 chili di infiorescenze già essiccate. Le piantagioni erano irrigate con sofisticati sistemi allacciati abusivamente alle condotte Abbanoa, dotati di centralina wifi e bluetooth per il controllo a distanza, ed erano protette con recinzioni elettrificate.
In un’altra operazione, sempre i Carabinieri, hanno scoperto oltre mille piante di canapa già essiccate tra Buddusò e Alà dei sardi. Anche in questo caso, la piantagione era alimentata con un sistema di irrigazione di 2 chilometri di tubi in polietilene, autoclave, e tre cisterne della capienza di 12mila litri.
Una terza operazione, infine, è stata portata a termine nelle campagne tra Ardara e Mores sabato 14 ottobre scorso. I Carabinieri hanno fatto irruzione in un’azienda agricola in località “Tola” dove hanno sorpreso 9 persone intente alla raccolta e alla sbocciolatura di una piantagione di canapa. Nell’azienda sono state rinvenute e sequestrate 2.340 piante e 1.300 kg di infiorescenze, oltre a tutta la strumentazione necessaria per l’irrigazione dei campi e l’essicazione delle piante.
Sul posto sono arrivati anche i carabinieri dell’Ispettorato del lavoro che hanno comminato al titolare una sanzione di 17.600 euro per la presenza di lavoratori in nero.
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