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Terrorismo. Al via gli interrogatori

Il pm di Cagliari vola a Foggia: sotto torchio uno dei presunti terroristi.

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terroristi_olbiaANSA – Sono iniziati gli interrogatori dei dieci stranieri arrestati dalla Digos di Sassari che facevano parte di una cellula terroristica legata ad Al Qaida che aveva al vertice il capo della comunità pakistana di Olbia, Sultan Wali Khan, e l’imam di Bergamo e Brescia Hafiz Muhammad Zulkifal.

Emergono nuovi particolari. Organizzarono numerosi attentati nel loro paese, provocando centinaia di morti. I dieci pakistani e afghani sono accusati a vario titolo di strage, associazione a delinquere finalizzata al terrorismo e all’immigrazione clandestina. Nelle pagine dell’ordinanza sono elencati tutti gli attentati commessi dall’organizzazione. Vengono contestati all’imam di Bergamo, al capo spirituale della comunità pakistana a Olbia, a Niaz Mir, il 41enne pakistano arrestato a Roma, e proprio al 37enne rintracciato in Puglia che verrà interrogato, aver concorso nell’organizzazione e nell’esecuzione oltre dell’attentato del 28 ottobre del 2009 al mercato di Peshawar, che costò la vita a 100 persone, di un’altra strage l’11 marzo 2011 nel mercato di Dera Murad Jamali, in Pakistan, che provocò la morte di tre persone e il ferimento di altre 25, fra cui alcuni agenti di polizia impegnati nella scorta di un convoglio di un’azienda petrolifera.

Contestato anche il sabotaggio, con una bomba, delle linee elettriche pakistane in Quetta, Beluchistan e Khyber Pakhtunkhwa il 14-15 agosto 2011. Ma l’elenco prosegue: un attentato ai danni di un’auto della polizia pakistana a Bakra Mandi in cui un agente morì e un altro rimase ferito, il 12 novembre 2011; l’attentato lo stesso giorno a Bannu ai danni di una scuola femminile in cui rimase ferita una donna; il sequestro e l’omicidio di quattro membri dell’apparato di sicurezza pakistano a Pir Chanbal, sempre il 12 novembre 2011, e infine un altro attentato ai danni di un veicolo della Polizia pakistana a Charsada lo stesso giorno.

Il pubblico ministero Danilo Tronci e il gip Giorgio Altieri, che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare, sono a Foggia per interrogare uno dei dieci, Yahya Khan Ridi, di 37 anni, arrestato nella cittadina pugliese.

Questo è solo il primo degli interrogatori che proseguiranno nel corso della prossima settimana.

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