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A Olbia picco di casi, 429 positivi e un migliaio di persone in quarantena

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OLBIA – Numero di positivi record a Olbia. Lo rende noto il sindaco Settimo Nizzi, che ha convocato una conferenza stampa appositamente per lanciare l’allarme sull’elevato numero di contagi nella città gallurese.

Olbia raggiunge la quota record i 429 positivi, circa mille in quarantena e un aumento di ricoveri, con un’età media dei contagiati sensibilmente ridotta, anche a fronte dei vaccini ai più anziani“, spiega Nizzi, sottolineando come la maggior parte degli interessati siano asintomatici. Quanto ai ricoverati, “i posti letto per le situazioni più serie sono praticamente esauriti, stiamo trasferendo molti pazienti a Sassari e Alghero. E’ il culmine di una ondata epidemica, siamo convinti che i numeri caleranno nei prossimi giorni ma chiediamo ai cittadini massima prudenza e massimo rispetto delle norme“.

Il sindaco ribadisce poi che “non c’è altro modo di contenere la pandemia se non la responsabilità di chi vive a Olbia”.

Quanto alle scuole, “l’amministrazione non può agire in senso riduttivo rispetto alle prescrizioni nazionali, questo prescrive chiaramente il nuovo decreto legge del premier Mario Draghi“, ricorda Nizzi, sebbene “quando abbiamo assunto decisioni al riguardo con un’ordinanza rimasta in vigore sino a sabato scorso, l’abbiamo fatto con cognizione e per la salvaguardia della salute pubblica, non per un capriccio“.

Il rovescio della medaglia è rappresentato dai vaccini: “Sono più di 8mila le persone vaccinate a Olbia, con una media di 700 somministrazioni quotidiane. Purtroppocontinua Nizzimancano i vaccini per le persone che per particolari problemi non possono ricevere quello AstraZeneca, di cui invece abbiamo disponibilità e che è assolutamente sicuro“.

Infine un appello ai concittadini: “Siamo passati dall’euforia della zona bianca al dramma della zona rossa e stiamo facendo uno sforzo inenarrabile sul piano economico e sociale. Chiediamo a tutti di resistere, di rispettare le regole del distanziamento e di non cercare di fare il vaccino prima del consentito“.

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