HOME

Arriva la nuova stretta nazionale. “Ma in Sardegna i casi sono da zona bianca”

.

ANSA – In Italia il virus continua a far paura, anche per la diffusione sempre più ampia delle varianti. La crescita dei ricoveri e delle terapie intensive preoccupa.

Si è conclusa ieri a Palazzo Chigi la riunione tra i rappresentanti del governo e quelli del Comitato tecnico-scientifico sull’emergenza Covid. Oggi saranno esaminati nuovi dati sulla diffusione del contagio e approfondimenti condotti con le Regioni e le Province autonome. E domani, Venerdì, il Consiglio dei ministri potrà valutare l’adozione di eventuali misure. L’ipotesi più accreditata sul tavolo è quella di una stretta nazionale sul “modello Natale” con chiusure nei weekend.

L’assessore regionale alla Sanità – Mario Nieddu – è fiducioso che in Sardegna possano essere confermate solo le attuali piccole restrizioni, e dice: “Mancano i dati di oggi e di domani, mi auguro che non ci sarà un’impennata dei contagi. Sono dunque fiducioso che la Sardegna continuerà a essere zona bianca, pur con le limitazioni introdotte dalla Regione“.

E mentre in Italia la pandemia dilaga e si va verso nuove restrizioni, soprattutto in vista delle Festività pasquali, secondo l’assessore regionale Mario Nieddu in Sardegna “i contagi sono comunque di nuovo in calo e l’impennata è l’ovvio frutto dello screening di massa fatto a Cagliari per l’operazione Sardi e sicuri“.

Nel frattempo, la Fondazione Gimbe promuove la Regione Sardegna: “Le terapie intensive italianecommenta il presidente Nino Cartabellotta hanno superato la soglia del 30% di occupazione. Però bisogna tenere conto che ci sono regioni come il Molise che arrivano al 67% di occupazione dei letti in terapia intensiva, o al 57% in Umbria, e regioni come la Sardegna che è al 12%“.

Nieddu: “sulla base dei dati attuali, una stretta sulla nostra regione non avrebbe alcun senso” . 

.

.

.