Assalto dei turisti in Sardegna senza test né controlli, con la politichese consapevolezza di rischiare un altro tracollo
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Draghi: “Dobbiamo tenere alta l’attenzione. A preoccupare sono
i focolai segnalati ormai in molte Regioni italiane”
(tra cui la Sardegna)
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LA MADDALENA – Si impennano i casi di infezione dovuti alla variante Delta del coronavirus, vista per la prima volta in India a ottobre. Si parla già di una crescita esponenziale e le previsioni del Centro europeo per il controllo delle malattie la confermano, indicando che in estate la Delta potrà veicolare il 90% dei contagi in Europa.
Nel frattempo in Sardegna si segnalano 33mila passeggeri in arrivo in tre giorni. Sono i numeri comunicati dall’aeroporto di Cagliari per quanto riguarda lo scorso fine settimana ma in generale tutti gli scali della Sardegna hanno visto un’impennata di arrivi: nei porti sono stati più di 63mila, nei tre aeroporti 73mila.
Sotto l’aspetto commerciale/turistico, attualmente i flussi sono simili a quelli del 2019, spiega Sogaer – (che gestisce l’aeroporto di Cagliari-Elmas), e ci si aspetta un forte incremento dei turisti dall’estero tra luglio e agosto con le compagnie aeree che da un lato aumentano le tariffe e dall’altro cercano di spalmare le proposte anche oltre la stretta estate, quindi nei mesi in cui le persone vaccinate saranno di più e si spera che il calo dei contagi invogli a viaggiare.
D’altro canto però è anche vero che non ci sono più controlli. E’ incredibile come ogni giorno gli allarmi sparati sulla stampa per la Variante Delta fanno preoccupare tutti, ma la politica Regionale e Statale – (soprattutto in questa circostanza di ricezione da tutto il mondo) – ha però pensato di eliminare i controlli sugli scali sardi.
Dei 136mila viaggiatori arrivati nell’Isola negli ultimi giorni si sa poco: nessun tampone e nessun obbligo di registrazione sulla piattaforma “Sardegna sicura”. Dal primo luglio prenderà il via il Green Pass ma intanto i rischi che turisti positivi al Covid vengano inseriti nei contagi totali della Regione sono concreti e potrebbero influenzare i parametri per l’attribuzione delle fasce bianca, gialla, arancione e anche rossa.
Forse, (quando i buoi sono già scappati dal recinto…), non ci resterà che leggere un’altra notizia di qualche Procura che indaghi qualcun altro per epidemia colposa?
Certamente sarà troppo tardi… e quella notizia servirà solo a riempire le pagine dei Giornali, e tristemente, a riempire nuovamente gli Ospedali!
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(Guardiavecchia.net)
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