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Attenzione, il Covid sta risalendo. Galli: “Il virus non se n’è mai andato, l’equilibrio è fragile”

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ANSA – Il virus non è cambiato significativamente e non se n’è mai andato. Massimo Galli, primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, fa il punto sul coronavirus dopo l’aumento di contagi in Italia, che ieri ha superato i 1.900 nuovi casi in 24 ore.

Confido nel fatto che possa non verificarsi una seconda grande ondata – spiega in un’intervista al Corriere della Sera -. Ma dobbiamo però essere in grado di contenere i nuovi focolai. Dopo un’estate condotta in maniera non prudente in molte parti del Paese, c’è stata una ripresa dei contagi – ricostruisce -. Il rialzo dell’età media dei casi suggerisce che l’infezione si sia diffusa nel contesto familiare. I numeri finora sono sostenibili. Tuttavia la medicina territoriale ha bisogno di essere irrobustita, per contenere i focolai“.

Rispetto ad altri Paesi come la Francia e la Spagna (ieri rispettivamente +15.800 casi e +12mila) l’Italia è in evidente vantaggio grazie al lockdown “più rigoroso” che altrove. Un intervento “radicale” che “ci ha dato una sorta di onda lunga di protezione, ma l’equilibrio è fragile“. Sugli effetti della riapertura delle scuole è presto parlarne: “L’impatto si vedrà nelle prossime due-tre settimane“.

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Il Ministro Speranza: “Sullo Stato di Emergenza… valuteremo, siamo pronti a ogni possibilità”

Sullo stato di emergenza faremo una valutazione da qui a qualche settimana quando arriverà a scadenza: ci teniamo pronti a ogni evenienza“. Il ministro della Salute Roberto Speranza e tutto l’esecutivo si preparano al 15 ottobre, data fatidica in cui teoricamente cessa lo stato di emergenza in Italia.

Abbiamo bisogno di essere pronti a misure qualora dovessero essere necessarie a livello di piccoli territori, a livello diciamo sub provinciale“, sottolinea il ministro che però garantisce: “Escludiamo in questo momento interventi più larghi“.

Guardando ai recordi di contagi in Francia e Gran Bretagna, continua, “abbiamo un vantaggio rispetto ad altri Paesi e proveremo a difendere questo vantaggio con tutte le energie“. Il Regno Unito, ad esempio, è “un Paese molto importante, lo stiamo monitorando con grande attenzione, sulla base dell’evoluzione epidemiologica“.

Un nuovo lockdown generale non è all’orizzonte, per ora, ma va tenuto conto che l’epidemia in Italia è “in lento e progressivo peggioramento“, secondo l’Istituto superiore di sanità. Tanto che il governatore della Campania Vincenzo De Luca, dopo aver imposto mascherine anche all’aperto – scelta imitata dalla Calabria -, minaccia di chiudere tutto di nuovo nella sua regione se la curva dei contagi continuerà a salire.

Nelle 24 ore si registra il record di nuovi positivi dalla fine del lockdown nazionale, 1.912, con Lombardia e proprio la Campania in testa per infetti individuati. Le vittime sono 20, i tamponi oltre 107mila, sempre su livelli record.

Il suggerimento dell’Iss è di “non sottovalutare il rischio di una rapida ripresa epidemica dovuto ad un eccessivo rilassamento delle misure, con autorizzazione di eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici, e dei comportamenti individuali anche legati a momenti di aggregazione estemporanei“. Il riferimento è al dibattito sugli stadi di calcio, con l’aumento della capienza per i tifosi chiesto da quasi tutte le Regioni, (oggi alla Sardegna Arena mille spettatori) di cui il Comitato tecnico scientifico (Cts) discuterà la prossima settimana. Il ministro della Salute Roberto Speranza è contrario, “non possiamo permetterci rischi impropri“.

Quanto alle scuolenon è possibile valutare, al momento, l’impatto che l’apertura avrà sull’andamento dell’epidemia – afferma l’Iss -. Si ritiene che questo aspetto sarà valutabile a partire dalle prossime 2-3 settimane“.

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