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Cenoni di Capodanno: “una valanga di disdette anche in Sardegna”

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CAGLIARI – (ansa) – Anche la Sardegna va in tilt. La crescita dei contagi da covid 19 e il necessario inasprimento delle restrizioni imposte dal governo nazionale per contrastare la diffusione della variante Omicron mettono in ginocchio gli agriturismi sardi, che dopo un lungo periodo di chiusure forzate, danni da siccità, incendi e poi maltempo, ora sono travolti da un’ondata di disdette per le festività natalizie e per il cenone di Capodanno.

Lo rende noto la Confederazione italiana agricoltori (Cia), secondo la quale gli agriturismi sardi puntavano su questi giorni di festa come occasione di rilancio per il comparto della ristorazione e dell’ospitalità: “con migliaia di casi al giorno in tutta Italia, 6 mila voli cancellati anche per contagi tra gli equipaggi e 2 milioni di italiani in quarantena, sfumano 25 milioni di partenze programmate. La ricettività delle imprese agricole conta già oltre il 40% delle disdette tra Natale e l’Epifania, con perdite economiche ingenti e un Capodanno a picco, parzialmente da recuperare, per i pochi attrezzati, puntando sulla consegna a domicilio“.

Per Confederazione italiana agricoltori non resta che l’opportunità della consegna a domicilio e, quindi, dell’Agridelivery che l’organizzazione sostiene e garantisce insieme al suo network dalcampoallatavola.it.

E così… anche quest’anno, purtroppo, tra alti e bassi, si conclude in chiaroscuro la stagione turistica natalizia per la Sardegna per via della nuova ondata Covid, in cui si segnalano disdette per l’ospitalità a Capodanno da parte di tante famiglie che sono state costrette a rinunciare alle vacanze.

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