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Coronavirus. I contagi proiettano l’Italia verso lo “Scenario 4”: il più grave

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ROMA(ansa) – I numeri sui contagi da coronavirus sono in costante crescita e il valore dell’indice di trasmissibilità Rt rischiano di proiettare l’Italia verso lo “scenario 4”(vedi), il più grave previsto nel documento “Prevenzione e risposta a Covid-19” redatto dall’Istituto Superiore di Sanità. E’ infatti molto probabile che l’indice Rt abbia superato l’1,5, valore che delinea lo scenario peggiore dell’epidemia.

A far schizzare l’indice Rt sopra 1,5 sarebbe stato il forte aumento di casi registrato tra il 12 e il 18 ottobre. L’indice Rt illustra la potenzialità di trasmissione del virus, ed è per questo che risulta strettamente legato ad un eventuale lockdown. Un valore Rt che si attesta a 1 indica che in media una persona affetta da coronavirus può contagiarne un’altra.

E’ stato lo stesso premier Giuseppe Conte a riferire, durante l’informativa alla Camera, che l’indice Rt ha raggiunto la soglia critica di 1,5. “Il numero dei positivi è cresciuto in modo preoccupante ed è difficoltoso tracciare le catene di trasmissione, come sta avvenendo in molti Paesi europei. Il quadro epidemiologico sta determinando una pressione severa sul Ssn, con un incremento significativo delle persone ricoverate, sia in area medica che in terapia intensiva. Da tutto ciò, deriva la necessità di misure più restrittive“.

Abbiamo un’impennata significativaha dichiarato il Ministro Speranzae dobbiamo fare i primi interventi per iniziare a stringere e dare un segnale al Paese che stava cambiando qualcosa. Non possiamo avere l’obiettivo immediato di azzerare Rt, che il 23 ottobre era ad una media nazionale di 1.5, ma dobbiamo assolutamente abbassarlo perché non è sostenibile“.

Cts: “Rispettare le regole o si chiude tutto”. Arcuri: “E’ un altro mondo rispetto a marzo”

La situazione in Italia è in rapidissimo peggioramento. Dobbiamo rispettare il distanziamento, ridurre i contatti a rischio contagio”. Secondo Agostino Miozzo, presidente del Cts, questo “è l’ultimo tentativo per evitare il lockdown.

Per il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, “viviamo in un altro mondo rispetto a marzo: prima il virus correva più forte di noi e uccideva. Ora lo inseguiamo e lo colpiamo noi“.

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