Crollo delle nascite in Sardegna che prende la maglia nera. Giagoni (Lega): «Sostenere azioni di rafforzamento»

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In Sardegna 5.400 abitanti in meno in un anno

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LA MADDALENA – “Nell’isola nascono sempre meno bambini, un dato che preoccupa ormai da tempo e dovrebbe far riflettere. Ho il timore che questa situazione possa subire un netto peggioramento a causa di una situazione economico/sociale, legata alla crisi per la diffusione del Covid-19, sempre più precaria. La politica e le istituzioni hanno il compito di interrogarsi, a tutti i suoi livelli, sulle azioni che possono essere intraprese per invertire questa tendenza alla denatalità che anno dopo anno fa registrare nuovi record al negativo.”

Questo è quanto dichiarato dall’On.le Dario Giagoni, Capo Gruppo della Lega in Regione.

Guardando i dati statistici resi noti dall’ISTAT, vediamo che i residenti in Sardegna al 31 dicembre 2016 erano 1.654.000, nell’ultimo anno neppure i cittadini in ingresso hanno compensato i forti saldi naturali negativi. Lo rilevano gli ultimi dati Istat, che evidenziano un ulteriore calo di 5.400 abitanti nell’ultimo anno. Continua dunque il calo delle nascite: il saldo naturale fa registrare -5,4%, incidendo sul tasso di variazione della popolazione complessiva che si ferma a -2,15%. Il quoziente di natalità dell’Isola negli ultimi 10 anni, dato dal rapporto tra il numero di nati vivi e l’ammontare della popolazione residente per 1.000 abitanti, è passato da 8,2% nel 2007 al 6,3% del 2016. La fecondità totale in Sardegna quindi è scesa dal 2016 a 1,07 figli per donna…

A fronte di ciò, quindi, l’On.le Giagoni ha giustamente precisato: “Questo è un tema molto caro alla Lega, tanto da lanciare l’idea di prevedere della azioni concrete, come per esempio l’inserimento di un bonus famiglia per andare incontro a chi decide di costruire una famiglia o di farla crescere. In altre regioni sono già previste delle azioni in tal senso che hanno prodotto ottimi risultati, quindi anche in Sardegna perché non svilupparle?

Anche il presidente delle Acli di Cagliari, Mauro Carta, ha lanciato l’allarme: “continuando su questa strada, con una fecondità prossima al figlio per donna, la Sardegna sarebbe all’ultimo posto tra le regioni europee e, verosimilmente, nel mondo…“.

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Una riflessione…

Un problema questo, (come noto a tutti), che si è anche reso in primis formalmente causa della chiusura del Punto Nascita di La Maddalena, dove la politica si è palesemente disinteressata a sostenere con azioni di rafforzamento e sostegno, per evitare tale chiusura – (sia a livello nazionale che regionale…) – penalizzando – di conseguenza – tutta la comunità maddalenina, (peraltro in area disagiata). E ciò è potuto avvenire senza mai pensare/tentare di sostenerci ragionevolmente preferendo così, convenientemente, di tagliare la testa la toro: cancellando un servizio fondamentale a noi isolani e isolati… con il pretesto delle poche nascite.

A fronte di tale situazione, perciò, vediamo ora se la Politica avrà lo stesso coraggio, così come ha fatto per La Maddalena, di ragionare nello stesso modo ri-trovando gli stessi presupposti – “di irresponsabile convenienza e comoda sicurezza” – per chiudere gli altri Punti Nascita nei nostri centri regionali colpiti dal crollo delle nascite.

(Alberto Tinteri)

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