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Delcomar. Dopo il recente rinnovo del vecchio contratto sino al 31 dicembre

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Comunicato

REDAZIONE – “Pur senza alcun obbligo contrattuale la Delcomar ha manifestato la propria disponibilità per la prosecuzione del servizio dopo il 31 Marzo, per garantire la mobilità alle comunità locali, chiedendo che l’Amministrazione si facesse carico della compensazione degli insostenibili costi di gestione che, ad oggi, hanno portato la Compagnia di Navigazione in una condizione di sofferenza finanziaria. L’amministrazione si è rifiutata di adeguare i compensi nella misura sufficiente per il regolare svolgimento degli attuali servizi.

Tale decisione, se confermata, imporrà alla Delcomar, la necessità di ridurre i servizi sia a La Maddalena che a Carloforte già dal primo di maggio.

Del tutto ingiustificate e non corrispondenti al vero sono poi le affermazioni della segreteria regionale della FILT CISL. La Delcomar non si è mai sottratta al confronto con l’Assessorato ai Trasporti, né con le altre parti interessate: i Sindaci e le OO.SS. Anche queste ultime, in particolare, hanno richiesto formalmente un incontro tecnico alla regione ed agli operatori, in ragione delle clausole contrattuali allegate ai bandi di gara che non hanno previsto le necessarie tutele per i lavoratori. Nel nostro caso, il solo personale impiegato nell’assistenza ai passeggeri, i cui eventuali maggiori costi sarebbero a carico della Società, consta di circa 30 unità lavorative per le quali avremmo dovuto programmare il licenziamento. Questa è stata una delle cause che ci hanno impedito di presentare un’offerta nelle procedure di gara andate deserte.

Quindi, respingiamo con forza la grave e infondata affermazione secondo la quale i marittimi sarebbero “utilizzati come forza coercitiva per ottenere maggiori compensazioni economiche”: le maggiori risorse richieste hanno semmai lo scopo di garantire la prosecuzione del servizio e l’adempimento di tutti gli obblighi contrattuali nei confronti dei propri dipendenti.

Ci limitiamo a segnalare che il precedente vettore pubblico SAREMAR, per effettuare meno corse delle attuali, percepiva ben 4.000.000 di euro l’anno in più rispetto alla Delcomar in un periodo durante il quale i costi di gestione (combustibili, materie prime, etc.) erano pari alla metà degli attuali. La Delcomar ha garantito per ben 7 anni un numero maggiore di collegamenti, con una flotta rinnovata – con nuove unità, alcune tra le più nuove in Italia – e tuttora svolge un eccellente servizio, così certificato dalla società di controllo incaricata dalla stessa regione, provvedendo al sostentamento di ben 300 famiglie.

DELCOMAR

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