Emergenza Idrica in Gallura

Diga Santa Lucia invaso

Non piove da più di 2 mesi. Il Nord Sardegna colpito dalla siccità.

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CAGLIARI – E’ ancora emergenza idrica in Sardegna. La situazione più problematica nel Nord dell’Isola dove le restrizioni, in una prima fase, non dovrebbero riguardare gli usi civili. Secondo quanto appreso nel vertice che si è svolto questa mattina in Regione, Abbanoa sta lavorando per eliminare le dispersioni con una serie di interventi sulle reti idriche di Olbia, in particolare.

Sono state definite dal gestore idrico una serie di interventi di manutenzione straordinaria per complessivi 1,460 milioni di euro che riguardano la dismissione di vecchie condotte e l’attivazione di nuove per rendere efficiente il sistema. Nel frattempo rimangono in piedi altri lavori come il collegamento fra bacini, tra il lago Lerno di Pattada e Sos Canales a Budusò, che richiederà circa un mese, e il collegamento tra acquedotti come quello fra il potabilizzatore di Pedra Majore e la Gallura.

MANINCHEDDA, SITUAZIONE SEMPRE PIU’ CRITICAAssessore-ManincheddaResta estremamente critica la situazione sul fronte della siccità. Se continua a non piovere, stando ai dati che l’Arpas ha comunicato oggi al Tavolo tecnico istituito il 10 novembre scorso, sarà inevitabile chiedere al governo a gennaio lo stato di emergenza. Nel frattempo, però, la Regione sta cercando di limitare i danni intervenendo per garantire acqua potabile ai paesi più colpiti.

“Non piove, e gli invasi del nord Sardegna al netto del Coghinas stanno soffrendo moltissimo – spiega l’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, che ha presieduto il Tavolo tecnico di cui fanno parte anche Distretto Idrografico, Arpas, Protezione Civile, Egas, Abbanoa e Enas – Noi intanto abbiamo predisposto tutta una serie di lavori per attingere dagli invasi capienti, appunto il Coghinas, stiamo mettendo a punto i potabilizzatori e creando quelle che si chiamano ridondanze per allungare i giorni di acqua potabile nei paesi più colpiti. Ma se continua così è chiaro che si va verso lo stato di emergenza”.

La Regione in queste settimane ha già realizzato diversi interventi per alimentare il nord della Gallura attraverso il Coghinas, per migliorare il prelievo sul Liscia e la potabilità dell’acqua, per collegare il lago Lerno con Sos Canales e quindi garantire più acqua potabile possibile al Goceano. Altro problema importante è salvaguardare la stagione irrigua. “Stiamo cercando soluzioni anche per non togliere acqua agli agricoltori. Non è facile – sottolinea l’esponente della Giunta Pigliaru – ma stiamo facendo tutto il possibile per affrontare al meglio questo terribile periodo di siccità”. Se dovesse essere dichiarato lo stato di emergenza la Regione avrebbe poteri commissariali per poter realizzare rapidamente interventi urgenti derogando alle procedure ordinarie. ansa

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