CRONACA ED EVENTI

Giovane combattente sardo per le Milizie Russe ucciso nel Donetsk

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RASSEGNA STAMPA

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REDAZIONE – Un giovane di origine sarda è il terzo foreign fighter italiano ucciso in un combattimento nel Donetsk nell’ambito della guerra tra Russia e Ucraina.

Lo rende noto il quotidiano L’Unione Sarda.

La Farnesina ha confermato la morte di Elia Putzolu, 28 anni, che da tempo viveva a Taganrog, vicino alla città russa di Rostov. Si era arruolato nelle milizie di Mosca e condivideva gli ideali della community italiana di “Fort Rus”, una pagina che si definisce “informativa e di sostegno alla resistenza dei popoli russi”, con l’obiettivo di fornire “notizie e documenti sulla guerra dell’impero contro la Russia”.

La sua famiglia in Sardegna è già stata informata della tragedia e ha chiesto che la salma torni in Italia.

Putzolu è un altro degli italiani vittime del conflitto dopo Edy Ongaro e Giorgio Galli (questi almeno i casi noti), che sono morti combattendo invece per l’Ucraina.

Sono in corso le indagini dopo il ritrovamento, in un villaggio della regione russa di Primorsky, del corpo senza vita del colonnello Roman Malyk, 49 anni, responsabile della campagna di mobilitazione per l’Ucraina ordinata da Putin. Il militare, secondo alcune fonti, si sarebbe impiccato. La polizia ha avviato gli accertamenti, ufficialmente per omicidio anche se non viene escluso il suicidio.

Da prima dell’alba a Kiev sono state registrate tre forti esplosioni causate da droni kamikaze e da ore sono in corso combattimenti a Soledar e Bakhmut. In tutta l’Ucraina è stato annunciato un allarme aereo.

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