Il Governo impugna l’Ordinanza N° 43 del Governatore Solinas

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ROMA (ANSA) –  L’Avvocatura dello Stato ha depositato l’atto di impugnazione dell’ordinanza n° 43 della Regione Sardegna (VEDI), in vigore da Lunedì 14 settembre, che prevede test obbligatori per i passeggeri in entrata nell’isola che non si siano presentati all’imbarco con una certificazione di negatività al Covid-19. Il mancato rispetto dell’articolo 16 sulla libera circolazione delle persone è la ragione fondamentale del ricorso depositato al Tar della Sardegna.

L’istruttoria sull’ordinanza era stata aperta subito dopo la pubblicazione dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia che ha lavorato sull’approfondimento giuridico con il ministro della Salute Roberto Speranza e l’Avvocatura dello Stato.

Presumibilmente, nel ricorso depositato al Tar c’è anche una richiesta di sospensiva. Ora il presidente del Tribunale amministrativo deciderà se discuterla nella prossima camera di consiglio o se procedere subito, dunque entro poche ore. L’impugnazione era attesa già lunedì, nel primo giorno di efficacia della stessa ordinanza che ha provocato il caos negli scali sardi con passeggeri disorientati e società di gestione alle prese con una norma definita “un enigma“.

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Solinas, questo ricorso all’ordinanza della Regione è un atto arrogante

CAGLIARI – “Ogni atto del presidente della Regione finalizzato a contrastare la diffusione del virus nel corso di questa emergenza sanitaria in Sardegna è stato adottato nell’esclusivo intento di garantire la piena tutela della salute pubblica, dei sardi e dei turisti. Nei mesi precedenti abbiamo lottato per affermare, nel rispetto della legalità e della legittimità, il diritto a salvaguardare la nostra Isola, preservando il risultato raggiunto di azzeramento della circolazione virale, ma il Governo ha opposto alle nostre legittime richieste ostacoli e dinieghi ingiustificati“.

Lo ha affermato il presidente della Regione, Christian Solinas, in seguito all’impugnazione da parte del Governo dell’ordinanza da lui firmata nei giorni scorsi che prevede test per i passeggeri in entrata nell’Isola.

Abbiamo sempre rivendicato la nostra autonomia, proponendo però, in ossequio al principio di leale collaborazioneprosegue Solinasmodelli di controllo da estendere all’intero territorio nazionale, nell’alveo delle migliori pratiche internazionali, da attuare in piena coerenza con le disposizioni di legge e le norme costituzionali. La scelta del ricorso conferma un atteggiamento arrogante e propagandistico che mira a soverchiare l’autonomia speciale e contrastare sul piano ideologico e non sostanziale l’azione di governo di una Regionesottolinea ancora il governatoreevidentemente non allineata, posto che misure decisamente più discriminatorie nei confronti dei sardi sono state adottate da Lazio, Campania e Puglia senza che il Governo dicesse niente o facesse ricorso. Difenderemo in tutte le sedi le nostre ragioni, perché dinanzi al tribunale della nostra coscienza non si possa dire d’aver lasciato nulla d’intentato per contenere la nuova diffusione del virus e tutelare la salute del Popolo Sardo. Altri, è evidente, dovranno certamente assumersi tutte le responsabilità del caso”.

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