CRONACA ED EVENTI

«Il Volpe 132 della Guardia di Finanza colpito da un proiettile». Un mistero sardo lungo 30 anni

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Il Caso… misterioso

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REDAZIONE – «C’è stata una esplosione a bordo di modesta entità e non risalente a una carica esplosiva». E ancora: «L’unica cosa che può esplodere sono i vapori del carburante», contenuto nei serbatoi «dietro i sedili dei piloti e sotto i loro piedi». La deflagrazione però non si innesca da sola:  «Risulta dunque possibile che l’elicottero sia stato colpito da un proiettile, probabilmente tracciante, che ha provocato la detonazione del vapore contenuto nei serbatoi, probabilmente quelli posizionati dietro i sedili dei piloti».

Questa una delle conclusioni contenute nella perizia stilata  dal professor Donato Firrao, esperto di metallografia del Politecnico di Torino (nel curriculum Ustica e Mottarone), e dal maggiore del Ris dei carabinieri Giovanni Delogu, nell’ambito dell’inchiesta sul mistero del Volpe 132, l’elicottero della Guardia di Finanza misteriosamente precipitato il 2 marzo del 1994 nelle acque davanti a Capo Ferrato.

A bordo c’erano il maresciallo Gianfranco Deriu, 42 anni, di Cuglieri, e il brigadiere Fabrizio Sedda, 28 anni, di Ottana: morirono entrambi. Il documento inedito è statopubblicato in esclusiva su Avvenire dal giornalista Marco Birolini, alla vigilia del trentennale dell’inizio del giallo.

Quella sera il Volpe incrociava al largo di Capo Carbonara:

  • l’ultima comunicazione lo dava diretto verso Sud. Poi il silenzio.I frammenti, alcuni e mai tutti, verranno ritrovati molto più a nord, davanti a Feraxi. Non lontano da dove alcuni testimoni, ascoltati con molto e anomalo ritardo, sostenevano di aver visto un mercantile, la Lucina, il cui equipaggio verrà massacrato pochi mesi dopo  nel porto  algerino di Djendjen.
  • Che ci faceva il mercantile Lucina poco lontano dal poligono di Quirra, da almeno tre giorni, con la linea di galleggiamento che, col passare del tempo, mostrava un evidente cambio del carico?
  • Una presenza legata al mistero del Volpe 132? …Di certo un filo di sangue e mistero collega le due vicende.

Secondo la relazione di Firrao pubblicata su Avvenire, che formula una seconda ipotesi,  «l’innesco» che ha portato all’abbattimento dell’elicottero della Guardia di Finanza «potrebbe essere stato fatto anche da un proiettile normale che, urtando contro le strutture metalliche, potrebbe aver causato scintille». Insomma: il Volpe 132 potrebbe esser stato colpito da qualcosa che era stato sparato da una barca  che si trovava in quelle acque.

La perizia risale al 2011, ma non era mai stata resa pubblica.  Portò a cambiare l’ipotesi di reato del fascicolo della Procura di Cagliari che indagava: diventò omicidio volontario plurimo. Un’indagine ormai archiviata. Mentre qualcuno aveva forzato gli armadietti dei due finanzieri morti,qualcun altro stava manipolando un elicottero uguale al Volpe che venne trovato in un capannone di Quartu, gestito da una società legata ai servizi segreti.  E un ulteriore personaggio, un italiano molto vicino ai servizi, fu l’unico superstite della strage di Djendjen. Morì poi in circostanze misteriose, a Capo Verde.

E dopo 30 anni i misteri del Volpe 132 non sono ancora stati disvelati.

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