CRONACA ED EVENTI

Incidente Navale sulle Bocche. Protestano i Sindaci di La Maddalena e Bonifacio

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LA MADDALENA – E’ una vera autostrada del mare, ha un canale navigabile ampio circa tre chilometri. A chi è abituato a muoversi sulla terraferma può sembrare uno spazio grande, ma in mare le cose cambiano.

C’è il vento e ci sono le correnti e quando le navi s’incrociano tra la costa Italiana e quella Corsa la manovra non si può sbagliare.

Neanche di notte c’è un attimo di tranquillità, le grandi navi (di tutti i tipi) passano tra mezzanotte e le due del mattino e in questi casi i rischi sono ancora maggiori: sia per la stazza delle unità che per il tipo di carico. E non è vero che le insidie più pericolose sono le petroliere.

Il guaio è che gli armatori preferiscono risparmiare e finché l’intervento di un pilota locale non diventerà obbligatorio, chiunque potrà compromettere senza troppi scrupoli il gioiello naturalistico che solo Italia e Francia considerano un parco inviolabile.

Non si può più attendere. È giunta l’ora di intervenire una volta per tutte“. Lo ha reso noto il sindaco di La Maddalena, Luca Carlo Montella, immediatamente dopo l’incidente occorso al cargo Rodhanus, in navigazione nelle Bocche di Bonifacio, che sabato notte intorno alle 3 si è arenato sugli scogli francesi a Cala Longa, nella Corsica del sud e le cui operazioni di disincaglio sono ancora in corso.

Benché allertata per oltre un’ora dalla Guardia Costiera Italiana e quella di Bonifacio, non ha nemmeno cambiato rotta e velocitàinsiste MontellaA poco servono la sorveglianza via radar se non ci si decide una volta per tutte a rendere obbligatorio anche il pilotaggio marittimo. Carrette del mare, cargo vari ed oltre 3000 navi l’anno mettono a rischio il patrimonio della umanità rappresentato da questi arcipelaghi. Vorrei ricordare a chi di dovere che questi siti sono l’unica area riconosciuta a livello mondiale come PSSA del Mediterraneo. Cioè Area Marina Particolarmente Sensibile. Bastano le cisterne di una sola di queste navi per fare un danno irreparabile!“.

Un appello accorato giunge anche dal sindaco di Bonifacio Jean-Charles Orsucci che non solo ha confermato e rilanciato le dichiarazioni di protesta del suo collega italiano Luca Montella, ma ha aggiunto: “Questo incidente deve contribuire a rafforzare ulteriormente la sicurezza nelle Bocche di Bonifacio e nel canale di Corsica“.

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