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Istituto Superiore della Sanità: “Sardegna, Puglia e Calabria ad alto rischio Covid”

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ROMA(ansa) – Lo aveva preannunciato ieri il Presidente Giuseppe Conte e lo ha confermato oggi l’Istituto superiore di sanità nel suo consueto monitoraggio settimanale. Nel periodo 11-24 novembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici in Italia è sceso sotto quota 1, attestandosi a 0,91 (range 0,79-1,08).

Un monitoraggio con cattive notizie per la Sardegna, che è assieme a Puglia e Calabria tra le sole tre Regioni a rischio alto, nonostante un indice Rt basso – (la valutazione del rischio avviene su un totale di 21 indicatori e non sulla base del solo indice Rt).

Basilicata e Campania quelle a rischi o basso, tutte le altre sono a rischio moderato, cinque delle quali con “elevata probabilità di progredire a rischio alto“: Veneto, Trento, Molise, Marche ed Emilia Romagna.

Si riscontrano valori di Rt inferiore a 1 in 16 Regioni e Province autonome, di queste 15 hanno un Rt puntuale inferiore a 1 anche nel suo intervallo di confidenza maggiore, indicando una diminuzione significativa della trasmissione“, conferma il monitoraggio. La curva epidemiologica va meglio e si allenta la pressione sugli ospedali, i dati sono “incoraggianti” e “confermano l’impatto delle misure adottate“. L’incidenza dei casi negli ultimi 14 giorni è 590,65 per 100mila abitanti, nel periodo precedente era 706,27.

Una diminuzione “significativa“, ma un’incidenza che resta “ancora troppo alta“.

Di qui la raccomandazione: “Massima attenzione nell’adozione e nel rispetto delle misure, evitare un rilassamento prematuro e mantenere elevata l’attenzione nei comportamenti, perché occorre raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale consentendo una ulteriore significativa diminuzione nel numero di nuovi casi e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali e ospedalieri“.

L’impatto sugli ospedali, anche se è in diminuzione, rimane alto: 18 Regioni o Province autonome il primo dicembre avevano superato almeno una soglia critica in area medica o terapia intensiva.

Si osserva anche una “riduzione generale del rischio complessivo“, con la maggior parte delle Regioni a rischio moderato e, “per la prima volta dopo sette settimane, due a rischio basso“. Le uniche tre a rischio alto, come detto, sono Sardegna, Puglia e Calabria, e sono invitate ad adottare ulteriori misure restrittive.

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