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Italia. Stretta sul green pass e Stato di emergenza che si allunga
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ROMA – La quarta ondata fa paura anche in Italia. Queste le ultime indiscrezioni da Palazzo Chigi, ritratte dalla stampa nazionale in queste ultime ore. Visto l’aumento dei contagi il Governo sta pensando a misure più severe per scongiurare chiusure generalizzate come nel 2020.
Nel frattempo, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che porterà nel prossimo Consiglio dei Ministri due provvedimenti: il primo riguarda il Green pass con una riduzione della validità che passa da 12 mesi a 9 mesi per far fronte ai nuovi dati sull’efficacia dei vaccini nel tempo. il secondo riguarda la terza dose obbligatoria per tutto il personale sanitario e quelli delle RSA. Le novità dovrebbero partire da dicembre p.v., mentre non sono previsti – al momento – ulteriori interventi soprattutto in tema di tamponi, una delle condizioni per ottenere la certificazione verde.
Sulla questione Green Pass, però, l’opinione del prof. Walter Ricciardi – consulente del ministro della Salute, e che la carta verde “va irrigidita nella sua modalità di rilascio”, citando il modello delle 2G del Nord Europa: certificato verde solo con vaccinazione e guarigione. “Oggi lo rilasciamo, come era stato deciso in Europa valutando la variante originale, ai guariti ai vaccinati e ai tamponati, ma – ha spiegato Ricciardi – il tampone, soprattutto l’antigenico è il vero tallone d’Achille in questo momento perché nel migliore dei casi non certifica la positività di almeno il 30% dei soggetti. Personalmente – ha concluso Ricciardi – penso che dovremmo irrigidire le modalità di rilascio della certificazione verde, perché altrimenti non c’è un incentivo alla vaccinazione e quindi continua la circolazione“.
Il ministro Speranza ha poi ribadito – più volte – che una decisione sullo stato di emergenza sarà presa solo nell’ultima decade di dicembre. Da quel che si legge sul Corriere della Sera il premier Draghi non è convinto della necessità di prorogare lo strumento che ha fatto fin qui da cornice a tutti i provvedimenti sul contenimento del Covid-19 e che, avendo per legge una durata massima di due anni, scadrà il prossimo 30 gennaio. Quel che al momento sembra scontato è che il governo userà lo stato di emergenza fino all’ultimo giorno utile e quindi non si fermerà al 31 dicembre, come è stato ipotizzato.
Una possibile stretta, infine, riguarda i centri storici e le vie dello shopping: infatti, potrebbero essere a numero chiuso, con transenne per regolare i flussi di persone. Un’altra ipotesi riguarda invece i mercatini di Natale, con possibilità di stand ridotti, accessi contingentati e controllo del Green Pass:
- I cenoni e i pranzi potrebbero essere consentiti solamente in zona bianca;
- a numero limitato a tavola in zona gialla e ristoranti chiusi;
- cene solo tra conviventi in zona arancione e rossa.
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