POLITICA

La Cgil: salvate i lavoratori Saremar

La Nuova Sardegna.

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167 Lavoratori in balia delle onde…

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Boeddu_ciglfranco del giudiceSASSARI – La Delcomar si è messa in tasca i collegamenti con le isole minori. La compagnia di Franco Del Giudice si è provvisoriamente aggiudicata la gara bandita dalla Regione per le rotte con La Maddalena e Carloforte. Ma rimangono due nodi da sciogliere. Il primo riguarda il futuro dei 167 lavoratori della Saremar, visto che il loro passaggio alla Delcomar non è poi così scontato. Il secondo riguarda invece la continuità dei collegamenti dopo il 31 marzo, ultimo giorno di servizio della Saremar. La Regione, comunque, sta lavorando per trovare una soluzione. Ma intanto interviene Arnaldo Boeddu, segretario della Filt Cgil. La sua posizione è chiara:

«Il personale Saremar deve essere assunto dalla Delcomar».

Rotte a Del Giudice. La Delcomar, che ha presentato un ribasso dell’11 per cento, si è aggiudicata il bando venerdì, offrendo di garantire il servizio per 70 milioni e 144mila euro per 6 anni, che diventerebbero 104 milioni in caso di proroga di 3 anni. La commissione di gara aveva invece escluso per carenza di documentazione la Cin-Tirrenia, che non presenterà ricorso.

Lavoratori da salvare. Il segretario regionale della Cgil Trarsporti, Arnaldo Boeddu, ribadisce la posizione del sindacato. «I problemi da risolvere sono due – spiega –. Bisogna dare continuità al servizio di trasporto con le isole minori ai cittadini. E bisogna dare continuità di lavoro e di reddito a tutti i dipendenti della Saremar, compresi gli stagionali storici che, in alcuni casi, lavorano per la Saremar da oltre 20 anni».

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Sede istituzionale. Arnaldo Boeddu ha già chiesto un incontro all’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana. «Vogliamo che gli incontri per il passaggio di tutti i lavoratori avvenga in sede istituzionale – continua il leader della Filt Cgil –. Nessuno dimentica le promesse fatte pubblicamente dall’assessore, quando dichiarava che nessuno sarebbe stato lasciato a casa». Poi critica le mosse di altri sindacalisti. «Non comprendo per quale ragione alcuni colleghi sindacalisti si siano affrettati a chiedere un incontro all’assessore del Lavoro – conclude. Perché prima ancora di incontrare l’armatore presso l’assessorato ai Trasporti qualcuno vorrebbe tenere gli incontri nelle stanze dell’assessorato al Lavoro come se qualcuno avesse già individuato gli esuberi?».

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