CULTURA & SPETTACOLO

La Commemorazione di Domenico Millelire

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LA MADDALENA – lunedì 23 febbraio 2015, ha avuto luogo nel Presidio Militare di La Maddalena, alla presenza del Comandante del Presidio M.M. e Comandante della Scuola Sottufficiali M.M. capitano di vascello Claudio CONFALONIERI, del Sindaco di La Maddalena Sig. Angelo COMITI e del Presidente dell’Associazione Lions Club di La Maddalena Dottor Bartolomeo BERTORINO, la cerimonia commemorativa dei fatti d’arme che si svolsero il 23 Febbraio 1793 nelle acque dell’Arcipelago di La Maddalena e che determinarono l’assegnazione della prima medaglia d’oro della Marina Militare con la seguente motivazione «Per aver ripreso al nemico l’Isola di Santo Stefano e per la valorosa difesa dell’isola di la Maddalena contro gli attacchi della squadra navale della Repubblica Francese» al cittadino maddalenino Domenico LEONI noto “Millelire”, nocchiero di Mezze Galere della Marina Sarda.

La cerimonia ha avuto luogo nei pressi dei giardini pubblici di via Principe Amedeo con la benedizione e deposizione di una corona d’alloro ai piedi del monumento intitolato all’eroe isolano presenti le massime Autorità militari e civili della sede e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nonché una rappresentanza e un plotone composto di allievi frequentatori della Scuola Sottufficiali e, anche, una rappresentanza dell’Istituto Nautico maddalenino che del Millelire porta il nome.

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Domenico Millalire

d.millelireDomenico Leoni noto “Millelire” – (La Maddalena, 1761La Maddalena, 14 agosto1827), ufficiale e patriotaitaliano in servizio per la Regia Marina Sarda; è storicamente considerato la prima medaglia d’oro al valor militare delle Forze Armate italiane.

Figlio di Pietro Leoni e Maria Ornano, fu il secondo di quattro fratelli. Divenne celebre per la valorosa difesa dell’arcipelago della Maddalena dall’attacco, avvenuto il 23 febbraio 1793 da parte della flotta Francese.

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La Battaglia del 1793

Il mattino del 22 febbraio la flotta francese composta da ben 22 navi, salpa da Bonifacio e nel giro di poche ore si impossessa dell’indifesa isola di Spargi. Intanto sull’isola della Maddalena la popolazione civile viene evacuata nell’entroterra di Palau e ci si prepara alla difesa nonostante la manifesta inferiorità di uomini e mezzi. La flotta Sarda è composta di due mezze galere, la Beata Margherita e la S. Barbara, di 4 galeotte e di legni minori, l’isola di S. Stefano è armata da tre cannoni e presidiata da 25 uomini mentre in quella della Maddalena sono presenti le batterie S. Andrea e Cavaliere.

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Nel pomeriggio del 22 febbraio, il luogotenente Bonaparte fa piazzare sull’isola di S. Stefano, un mortaio d’assalto e alcuni cannoni, che nella notte bersagliano senza sosta i forti maddalenini, la flotta all’ancora e lo stesso abitato della Maddalena. La situazione è grave e il nocchiere Millelire sa che La Maddalena non può resistere a lungo, prende il comando di una piccola lancia sulla quale imbarca un grosso cannone, e lo trasporta a Punta Tegge nella parte ovest dell’isola per metterlo in batteria.

Da qui, riesce a danneggiare la fregata francese Fauvette.

Anche l’isola di Caprera non può più essere presidiata, gli uomini vengono richiamati per difendere il difendibile ma Millelire non si arrende e da Punta Tegge, dove si trova, concepisce un piano molto ardito, fa montare una batteria sul litorale della Sardegna per cannoneggiare le navi francesi ancorate nella Cala di Villa Marina.

Si imbarca nuovamente sul suo lancione e con l’aiuto di Tommaso Zonza, altro eroico Maddalenino, approda nei pressi di Palau dove con il supporto di alcuni pastori piazza il cannone da dove apre il fuoco sulla flotta francese in quel momento all’ancora, riuscendo ad infliggere danni pesantissimi e costringendola alla fuga. Millelire ne anticipa ancora le mosse facendo spostare la batteria a Capo d’Orso, a sud di Palau e colpisce ancora i francesi in fuga provocando un ammutinamento nell’equipaggio il quale, in preda allo sconforto, chiede di navigare in gran fretta verso la Corsica.

Il Generale Colonna-Cesari, Comandante della spedizione emana l’ordine di ritirata ma Bonaparte non ci sta e continua il fuoco sulla Maddalena che risponde, seppur a corto di munizioni. Il Nocchiere Millelire reimbarca il suo cannone sul lancione e insegue il convoglio nemico in fuga, la ritirata di Napoleone diventa così d’obbligo.

T.V.  S. Lauricella

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