La discarica Militare

Un fulmine a ciel sereno

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LA MADDALENA – E’ la disgrazia dell’Isola: e ancora si parla di G8. Ad innescare le indagini aperte dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania condotte dal PM. Ginevra Grilletti, un esposto dettagliato inviato alla “trasmissione televisiva Le iene”, che non hanno perso tempo a segnalare il tutto alla magistratura. Così mercoledì mattina, si sono presentati ai cancelli della Scuola Sottufficiali di La Maddalena i Carabinieri del NOE con le ruspe dei Vigili del Fuoco di Sassari per ispezionare tutta la zona, a nord, adiacente il forte che domina la Scuola Militare.

Una vera e propria discarica di materiali inquinanti, tra cui due imbarcazioni a vela che sarebbero dovute essere state alienate attraverso una ditta, presumibilmente locale, incaricata dalla stessa Marina Militare. Dopo alcune ore di lavoro, quindi, i vigili del fuoco sono riusciti a riportare in superficie materiali di ogni genere, in parte – si dice – provenienti anche dalle bonifiche effettuate in occasione dell’ex G8.

L’esposto inviato alla magistratura dalle “Iene”, indicava, con novizia di particolari, l’area di circa 1 ettaro interessante il seppellimento dei materiali inquinanti e diverse irregolarità negli appalti con il seppellimento delle due imbarcazioni dismesse e rinvenute sotto terra.

Un esposto verosimilmente preconfezionato da chi sapeva con estrema precisione; qualcuno molto vicino all’ambiente militare.

Secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa, inoltre, sembrerebbe che la discarica militare risalga ai tempi dei lavori dell’ex G8 dove, alcune ditte appaltanti, avrebbero – in cambio di favori con appartenenti all’apparato militare – sotterrato tutti questi materiali inquinanti anziché procedere allo smaltimento secondo regolare prassi.

Ma la Procura della Repubblica di Tempio, proprio su questo punto, avrebbe già sequestrato una serie di documenti per verificare dove siano finiti i soldi pagati dallo Stato per lo smaltimento e capire per quale motivo le ditte incaricate – e pagate per tali operazioni, non abbiano eseguito i lavori secondo quanto previsto dalla legge.

Le indagini proseguono con il massimo riserbo e, ancora, non risultano iscritti nel registro degli indagati.

Lunedì 2 novembre, su Italia Uno al programma Le Iene, sarà trasmesso il servizio televisivo di questa vicenda.

Alberto Tinteri

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