CRONACA ED EVENTI

La peggior Sanità… del Sergente Solinas e dei suoi compagni

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Un vergognoso promemoria per tutti…

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.REDAZIONE – La Costituzione della Repubblica italiana, all’art.32, prevede che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigentiNessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”

Quindi, è un dovere dello Stato nei confronti di tutti i cittadini!

In attuazione a questo principio Costituzionale, alla fine degli anni ’70, la riforma sanitaria nazionale dava attuazione alla sua trasformazione… (ancora modificata negli anni):

  • Allo Stato competeva la formulazione della politica sanitaria della Nazione attraverso un Piano sanitario nazionale che avrebbe dovuto indicare, su base triennale, le prestazioni garantite e «le norme generali di erogazione».
  • Alle Regioni era affidata la programmazione e il coordinamento, anche per via legislativa, di tutti gli interventi sanitari, ospedalieri, territoriali e di sanità pubblica, entro i vincoli del Piano sanitario nazionale.
  • Ai Comuni spettavano le responsabilità dirette di gestione delle Unità sanitarie locali (USL), le unità operative fondamentali del sistema, in ragione della titolarità di tutte le funzioni amministrative a loro già riconosciuta anche in campo sanitario dal d.p.r. 24 luglio 1977 nr. 616 in attuazione della l. 22 luglio 1975 nr. 382.
  • Ad oggi, col passare del tempo (ed esclusi i Comuni), tutte le funzioni di gestione del Servizio Sanitario, sono passate totalmente alle Regioni.

Ed è così che il nostro Governatore della Sardegna, in questi 5 anni appena trascorsi (dimenticando la Sanità…) e sostenuto dal Cazzaro Verde, il famigerato Sergente Cristian Solinas unitamente ai suoi Compagni di gioco, Mario Nieddu (Lega) e Carlo Doria (Psd’az), entrambi medici, nonché assessori alla Sanità della Sardegna a susseguirsi, che ci hanno lasciato in eredità il peggior Sistema Sanitario in campo Nazionale (Vedi):

Ladri di salute: gli ospedali che negano le cure

(Rete4 – Mercoledì 20 Marzo 2024)

Ma per ovviare a quello che vergognosamente avete appena visto,
c’è la legge Salva Visite che gli ospedali nascondono…

(clicca e vedi il servizio:)

Il Decreto Legislativo N° 124 del 29 Aprile 1998 – garantisce infatti ai cittadini la possibilità di ottenere il rimborso delle visite mediche specialistiche prescritte, (da prenotare attraverso CupWeb.Sardegnasalute.it) – utilizzando un servizio sanitario privato, qualora il SSN non è in grado di fornire le prestazione entri i termini stabiliti:

Articolo 3 – comma 13.Fino all’entrata in vigore delle discipline regionali di cui al comma 12, qualora l’attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato dal direttore generale ai sensi dei commi 10 e 11, l’assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell’ambito dell’attività libero-professionale intramuraria, ponendo a carico dell’azienda unità sanitaria locale di appartenenza e dell’azienda unità sanitaria locale nel cui ambito è richiesta la prestazione, in misura eguale, la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della prestazione e l’effettivo costo di quest’ultima, sulla scorta delle tariffe vigenti. Nel caso l’assistito sia esente dalla predetta partecipazione l’azienda unità sanitaria locale di appartenenza e l’azienda unità sanitaria locale nel cui ambito e’ richiesta la prestazione corrispondono, in misura eguale, l’intero costo della prestazione. Agli eventuali maggiori oneri derivanti dal ricorso all’erogazione delle prestazioni in regime di attività libero-professionale intramuraria si fa fronte con le risorse di cui all’articolo 13 del decreto legislativo30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni ed integrazioni, con conseguente esclusione di ogni intervento finanziario a carico dello Stato.

Concludendo: nel caso di resistenza ai dovuti rimborsi da parte delle ASL competenti, l’intervento di un avvocato risolverà certamente la questione…

Non facciamoci prendere dallo sconforto!

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