SEGNALAZIONI ED OPINIONI

La polemica sull’aiuto ai bisognosi. Don Andrea Domanski: “E’ la Chiesa che fa la sua parte!”

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LA MADDALENA – Nata nel 2009, per volontà di Don Domenico Degortes – l’allora parroco di La Maddalena – la Casa di Accoglienza Suor Nicoli” era stata aperta e programmata per accogliere persone bisognose che avrebbero potuto alloggiare per un massimo di due mesi, ma con il tempo, invece, molte di queste persone hanno dovuto risiedere per diversi anni, proprio perché nessuno si è poi mai preoccupato di dare una sistemazione definitiva ai vari degenti ospitati dalla Chiesa.

La chiusura temporanea della struttura, come tutti ben ricordiamo, si era resa necessaria difronte ad ormai irrimandabili obblighi di Legge, amministrativi ed assicurativi e “La Chiesa non poteva essere lasciata sola – aveva detto il parroco Don Andrea Domansky –  di fronte a certe importantissime problematiche sociali.”

Ebbene, d’allora, a quanto pare, la Chiesa è stata lasciata sola.

La polemica però riesplode in questi giorni… quando sul quotidiano La Nuova Sardegna, il sindaco Luca Montella, riferendosi proprio ad un caso di un nostro concittadino indigente e bisognoso, ha puntato il dito sulla Chiesa, dicendo: Il Comune lo ha sistemato nella Palestra della Scuola, la Chiesa ora faccia la sua parte”.

Sembra quasi che l’Autorità Comunale, per risolvere un grave problema che dovrebbe istituzionalmente farsene carico, abbia invece provveduto a parcheggiare “il caso” nella prima topaia disponibile, in attesa che la Chiesa risolvesse una situazione così delicata, smarcandosi così con due parole di circostanza, senza peraltro considerare che si sta parlando di una “persona” bisognosa.

Ripensando così alle attuali campagne propagandistiche di questi giorni, per la gara ad acchiappare la prossima poltrona da sindaco, non possiamo che dedurre che le consuete promesse elettorali di moda ci portano sempre ad una ormai scontata disperazione. Così come in questo caso.

Già da diversi giorni, infatti, impazza sui social lo tsunami delle promesse che, nella maggior parte dei casi ci lasciano, un pò tutti, ancora meravigliati e alle quali ci domanderemo perché mai certi protagonisti di questa nostra politica, non abbiano fatto ieri ciò che ora facilmente promettono.

Ma tralasciando quest’ultima considerazione – (ormai divenuta sistematicamente vomitevole), che peraltro fa parte del misero teatrino della propaganda elettorale, il caso attuale a cui ci vogliamo soffermare, riguarda un nostro concittadino indigente e seriamente bisognoso. Prima era ospite della Casa Suor Nicoli, di proprietà della Chiesa, ma che poi veniva chiusa l’11 novembre 2019 a causa di un incidente che peraltro faceva emergere diverse irregolarità; da qui la giusta decisione del Parroco di chiudere la struttura: “nonostante tutta la nostra buona volontàaveva detto Don Andrea Domanski siamo dispiaciuti di aver dovuto prendere questa decisione; sono state informate qualche giorno prima, le autorità civili – (cioè il competente Comune di La Maddalena), con le quali – veniva precisato – si sta lavorando per trovare delle soluzioni affinché la Casa possa essere riaperta il prima possibile.”

Ebbene, ad oggi così non è stato. Evidentemente l’Autorità Comunale non è stata in grado di intervenire – (…per pochi denari utili alla comunità) – e di risolvere questo importante problema, lasciando così la Chiesa al suo scontato destino…

La chiesa fa la sua parte!. Ha invece risposto il parroco don Andrea Domanski, difronte alla bacchetta ricevuta per il tramite de La Nuova Sardegna, che non ci sta a questa sbalorditiva polemica con lo smarcamento di chi di dovere sulla pelle di un povero bisognoso, da mesi parcheggiato in una palestra senza dignità umana e senza che qualcuno si sia preoccupato di intervenire dignitosamente.

Don Andrea Domanski, poi, ha voluto precisare che a breve – (dopo un lungo lavoro), a Due Strade sarà inaugurata la Cittadella della Carità, un’iniziativa esclusiva della comunità cristiana maddalenina a favore dei più bisognosi, affermando che la Chiesa – al di la di ogni politica – continua ad occuparsi di tutti coloro che hanno bisogno di essere seguiti ed aiutati.

Il caso umano di cui si parla in questi giorno, ha poi precisato Don Andrea, si sarebbe dovuto risolvere celermente attraverso le istituzioni preposte, piuttosto che demandare e scaricare il problema al volontariato cristiano.

È giusto, quindi, sottolineare un aspetto del quale spesso ci si dimentica: “Le associazioni della Chiesa operano nel campo sociale e dell’assistenza con volontari, cioè persone che impiegano il loro tempo e prestano la loro opera, gratuitamente. Il Comune, istituzionalmente preposto all’assistenza sociale, per la quale riceve finanziamenti statali e regionali, opera con amministratori, funzionari ed impiegati, appalti e lavoratori regolarmente e giustamente retribuiti per svolgere questa funzione pubblica.

Ad ogni buon fine, Don Andrea Domanski ha precisato che l’iniziativa della comunità cristiana maddalenina a favore dei più bisognosi che si realizzerà a Due Strade, sarà sotto la sua direzione e quella di Don Davide Mela che coordinerà le due Caritas cittadine, di Santa Maria Maddalena e di Moneta, che opereranno unitariamente con le suore vincenziane e alcune associazioni di volontariato. Oltre agli aiuti in termini alimentari e di vestiario, la Cittadella della Carità svolgerà anche funzioni di educazione, formazione, sostegno morale alle persone e alle famiglie. Alla base della attività ci sarà sempre la carità cristiana secondo gli insegnamenti di San Giovanni Paolo II ha poi sottolineato il parroco. La sede è quella in via Morosini e a questi locali si aggiungerà anche la Casa d’Accoglienza Suor Nicoli, attualmente ancora chiusa per i noti problemi di carattere burocratico risolti solamente di recente. La casa suor Nicoli dovrebbe essere riaperta sulla base di un accordo di cogestione tra Parrocchia di Santa Maria Maddalena e Comune di La Maddalena, così come ce ne sono già altre operanti nella Diocesi della Gallura (Olbia e Tempio). Tutto ciò, però, dipenderà molto dal nuovo sindaco e/o dal nuovo assessore ai servizi sociali

Non a caso, quindi, la nostra attuale campagna elettorale si è subito riempita di certezze fantastiche quasi che la nostra Isola, come il Pinocchio di Collodi, si stesse avviando a grandi passi verso Bengodi. Qualche differenza, però, c’è con il vecchio racconto della nostra infanzia, perché in questo caso a formare “l’armata dei listoni” non ci sono il gatto e la volpe… ma più gattini gonfiati e tantissime volpi di lungo corso…

Pace & Bene.

(Alberto Tinteri)

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