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La Sardegna a “rischio moderato”: da Rt 0.89 a Rt 1.08

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ROMA(ansa) – E’ quanto riporta il monitoraggio della Cabina di Regia Iss-ministero della Salute secondo cui nell’Isola la classificazione del rischio complessivo passa da basso a moderato. La Sardegna, dunque, rischia di passare dalla zona bianca direttamente in arancione (visto che l’area gialla è sospesa fino al 6 aprile, come da decreto nazionale), ma l’ufficialità ancora non c’è.

Nel resto d’Italia l’indice di contagio è a 1.16, perciò 10 Regioni (stesso numero della settimana precedente) hanno un livello di rischio alto. Le altre 11 Regioni e  hanno una classificazione di rischio moderato (di cui sette ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane).

Sedici sono le Regioni e le province autonome che hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste la Campania ha un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,5 compatibile con uno scenario di tipo 4, Piemonte e Friuli hanno un Rt con il limite inferiore maggiore di 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Dodici Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è arrivato alla soglia critica (40%) con un forte aumento nel numero di persone ricoverate in queste aree: da 22.393 (09/03/2021) a 26.098 (16/03/2021). E’ necessario quindi continuare a mantenere “rigorose misure di mitigazione nazionali“, alla luce della “elevata incidenza, l’aumento della trasmissibilità e il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri“, si legge nel monitoraggio. Oltre alle misure a livello nazionale, sono necessari “puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione“.

L’aumento dei casi dovuti alle varianti del virus SarsCoV2 impone la riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità e di evitare in genere tutti i contatti non necessari fuori dalla propria abitazione. “Alla luce del sostenuto aumento della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità”, l’Iss invita a “mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità“.

L’Istituto Superiore di Sanità rileva inoltre che “è fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie” e invita a “rimanere a casa il più possibile“, ricordando che “è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine“. E’ necessario altresì rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie, compresi i provvedimenti relativi alla quarantena per i contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.

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